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SOVERATO (CZ) – IL “MALAFARINA” IN PORTOGALLO PER STUDIARE LE CAUSE DEL BULLISMO

Scuola soveratese ha partecipato al “Learning – Training –  Teachingactivity” implementato dal progetto Ka219 “Bullying Free Minds” del programma Erasmus Plus

di REDAZIONE

SOVERATO (CZ) – 1 DICEMBRE 2017 –  Il territorio di Pampilhosa da Serra, un comune a settanta chilometri da Coimbra, Portogallo, gravemente martoriato da uno spaventoso incendio che ha distrutto il ridente paesaggio delle colline portoghesi, si è ricoperto di verde, il verde della speranza che ha illuminato i volti dei ragazzi dell’Agrupamento de EscolasEscalada.

Dal 22 al 26 novembre 2017, Pampilhosa da Serra ha accolto il “Learning/Training/Teachingactivity” (attività di apprendimento –  insegnamento –  formazione) implementato dal progetto Ka219 “Bullying Free Minds” del programma Erasmus +.

Il topic specifico di questo meeting è stato l’esclusione sociale, vista come una delle drammatiche conseguenze del bullismo.Infatti dai sondaggicondotti nelle scuole delle delegazioni europee presenti:Turchia, Lituania, Romania, Italia, Portogallo è emersoche, in Europa, un adolescente su quattro ha avuto almeno una volta a che fare (vittima, spettatore o «carnefice») con questo fenomeno. Intervenire è più che mai importante: il bullismo non ha effetti solo immediati, ma si ripercuote anche sulla salute da adulti.

Il bullismo indiretto, più difficile da identificare, è caratterizzato dall’esclusione sociale della vittima. In questo caso il bullo o il gruppo di bulli si preoccupano di diffamare la vittima mediante l’invenzione di storie che screditano il malcapitato.

Ma non è tutto: i problemi che il bullismo crea nei bambini e negli adolescenti possono persistere nella vita adulta; ad esempio, la compromissione dei processi di socializzazione può ostacolare la costruzione di una rete sociale adeguata per superare le difficoltà della vita e i problemi a carico della salute fisica e mentale possono persistere nella vita adulta e ulteriormente limitare le potenzialità di realizzazione personale, sociale e lavorativa della persona.

L’istituto Malafarina ha partecipato con una delegazione formata dalla prof.ssa Antonella Morrone, dall’A.T.Giuseppe Schiavi in qualità di supporto linguistico e tecnico del gruppo, nonché dalle alunne Giulia Caminiti e Anastasiya Siavenka, responsabili delle riprese video e delle fotografie. Nella prima giornata, le delegazioni sono state accolte dal dirigente scolastico Joao Pedro Costa.

Dopo i saluti istituzionali il gruppo è stato omaggiato da canti e suoni tipici locali. Nel pomeriggio gli alunni della scuola hanno coinvolto i loro partner stranieri nella popolare manifestazione che prende il nome di “Magusto”(castagnata)in onore di San Martino. I ragazzi hanno preso parte alla manifestazione con entusiasmo e gioia, mangiando castagne arrostite e cimentandosi in giochi popolari tradizionali.

Il giorno seguente le delegazioni e i loro studenti sono stati ricevuti dal primo cittadino di Pamphilosa José Brito e dall’assessore, Dr. Alexandra Tomé, presso l’Aula Magna del Comune.

Dopo aver dato il benvenuto ai presenti, il Sindaco ha parlato della ricchezza naturale del comune e ha sottolineato l’importanza di questi scambi culturali ricchi di esperienze, conoscenze e cultura.

 La seconda fase del meeting ha visto la presentazione dei lavori preparatie presentati dai ragazzi delle scuole partner: presentazioni multimediali e video sul tema dell’esclusione sociale.

Ai momenti culturali e sociali, come la visita al Centro diurno di accoglienza per figli di famiglie in difficoltà di Dornelas do Zêzere,si sono alternati momenti di svago e conoscenza come la visita alla vicina città di Coimbra.

Coimbra è famosa per la sua Università,  fondata, fra le prime in Europa, nel 1290. Ad oggi è il maggior centro universitario del Paese ed ospita, oltre agli studenti del luogo, circa 20.000 studenti provenienti dalle altre città del Portogallo o dall’estero con il Programma Erasmus. L’Università ha avuto fra i docenti i maggiori intellettuali ed artisti europei e questo le ha dato fama facendola assurgere a centro universitario di eccellenza.

Anche domenica, grazie alla capace organizzazione del locale team Erasmusl’“Agrupamento de EscolasEscalada” ha aperto le porte per l’ultima attività in programma: la decorazione di una parete dell’Istituto con disegni e slogan significativi contro il bullismo e l’esclusione sociale.

L’intento di trasformare un muro ordinarioin una tavolozza in cui gli studenti potessero esprimere la propria creatività è riuscito: ora lo stesso muro, da sempre esposto agli sguardi indifferenti degli alunni, docenti e personale della scuola,ha assunto un ruolo diverso, in quanto vivace e significativa espressione di pensieri e impegni.

Pennelli, colori, mani, sorrisi, gioia: la creatività ha preso vita e così pure la libera interpretazione, la volontà di trovare in quelle espressioni artistiche un significato, un ricordo, un inconscio momento di distacco dalla realtà per riflettere, ricordare, rivivere quei momenti vissuti assieme; momenti di colore, semplici episodi di pura “arte per arte”, attimi di arricchimento per tutti. “Alzando” il muro della creatività, della solidarietà, della condivisione si abbattono quelli della chiusura, del pregiudizio, dell’odio.

Un plauso particolare alla delegazione è arrivato dallo stesso Dirigente lo staff della sua scuola impegnati ad interagire, a confrontarsi con i colleghi di altri istituti d’Europa per migliorare le competenze linguistiche, tecnologiche e crescere all’insegna di un’Europa libera da qualsiasi forma di discriminazione.