- PreSerre e Dintorni - https://www.preserreedintorni.it -

SOVERATO (CZ) – Entrambi nigeriani il primo nato del 2015 e l’ultima arrivata del 2014

Duku Mike, primo nato all'ospedale di  Soverato nel 2015 [1]
Duku Mike, primo nato all’ospedale di Soverato nel 2015
Suscess Idehen, ultima arrivta nel 2014 al presidio soevratese [2]
Suscess Idehen, ultima arrivta nel 2014 al presidio soevratese

Entrambi ospiti dello Sprar di Riace. Il sindaco Domenico Lucano: <<La speranza e la vita oltre tutte le guerre>>. Parte la macchina della solidarietà

Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)

SOVERATO (CZ) – 2 GENNAIO 2015 – Calabria terra di accoglienza e di profughi, il primo nato del 2015 all’ospedale di Soverato è un bambino nigeriano, Duku Mike, del peso di 2.600 chilogrammi e lungo 48 centimetri, la mamma Duku Gift e il Papà Henry sono ospiti a Riace nell’ambito del progetto Sprar.

Anche l’ultima nata del 2014, Suscess Idehen, di 3,460 chilogrammi con la mamma Osas e il papà Lucky sono ospiti dello stesso centro di accoglienza profughi. La mamma dell’ultima nata del 2014 era intenta a festeggiare la fine dell’anno, con altri suoi connazionali a Riace, quando improvvise arrivavano le prime doglie.

Presente  alla festa, il sindaco di Riace Domenico Lucano, senza aspettare neanche un minuto metteva in macchina la donna e la portava all’ospedale di Soverato dove ad attenderlo era presente il medico e sindaco di Santa Caterina Pino Leto. <<Una comunità quella nigeriana – diceva Lucano – perfettamente integrata e grande il rapporto di stima per il medico Leto che anche in altre occasioni si è dimostrato una persona sensibile e molto professionale, questo centro diceva il sindaco Lucano ha di fatto abolito le barriere ,creando la speranza e una aspettativa di vita che va al di la di tutte le guerre del mondo>>.

Molta soddisfazione nel reparto nascita di Soverato belli i due nuovi arrivati, e da subito l’associazione di volontariato “Il ramo di speranza” di Montepaone  con Anna Montillo e Paola Macrina, e don Roberto Corapi  parroco di Stalettì, si sono attivati con pacchi contenenti vestiario e beni di consumo.

Reparto ostetricia e ginecologia, si è passati dalle nascite del 2013 di 436 al 2012 di 439 a quelli del 2014 di 372, sicuramente questo calo è da imputare alla mancanza del reparto di pediatria, spogliato nelle sue forme essenziali a beneficio di altri presidi medici.

I reparti ospedalieri vanno riempiti di contenuti e non svuotati,bisogna salvaguardare le grandi figure professionali presenti,questo vanifica la centralità di un ospedale importante come quello di Soverato.

Riace, città dell’accoglienza. La prima associazione con propositi di accoglienza nata a Riace più di dieci anni fa, è stata “Città Futura”, intitolata a Don Giuseppe Puglisi, parroco siciliano ucciso dalla mafia nel 1993.

Oggi a Riace esistono, oltre a “Città Futura” quattro associazioni che gestiscono i progetti di accoglienza. Abbiamo, in ordine alfabetico, “A sud di Lampedusa”, “Il Girasole”, “Real Riace” e “Riace Accoglie”. A dimostrazione di quanto il modello di accoglienza proposto nelle strutture di Riace e Caulonia sia valido, a questi si è unita una cooperativa di un paese vicino, Camini, Eurocoop che ospita 11 migranti del progetto dell’ Emergenza Nord Africa.

In totale, sono ospitati attualmente tra le varie associazioni 94 migranti provenienti dal Nord Africa. A questi si aggiungono 15 ospiti inseriti nello SPRAR ( Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e i Rifugiati) e 14 minori non accompagnati, i quali usufruiscono di ulteriori agevolazioni a motivo dello stato particolare che il nostro ordinamento giuridico riconosce loro.