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SOVERATO (CZ) – ELEZIONI COMUNALI – Ricorso al Tar, Manti: “Un atto doveroso”

Soverato, il municipio [1]

Soverato, il municipio

Nel corso della conferenza stampa convocata per spiegare le ragioni del ricorso Manti ha puntualizzato che l’azione giudiziaria «è scevra da motivi personali o voglia di rivalsa»

 Fonte: di Dario Macrì (Il Quotidiano del Sud, in precedenza denominato Il Quotidiano della Calabria)

 SOVERATO (CZ) – 26 GIUGNO 2014 – La conferenza stampa tenuta da Francesco Manti insieme ai suoi alleati politici sul ricorso presentato al Tar relativamente alle presunta irregolarità nella procedura di presentazione delle candidature da parte della lista capeggiata da Ernesto Alecci, poi risultata vincente, non ha aggiunto nulla di nuovo a ciò che grossomodo già si sapeva.

 Accanto a Manti, nella sala riunioni dell’Hotel Nocchiero c’erano Domenico Tallini (Forza Italia), Katia Urzino e Pierfrancesco Mirarchi (Fratelli d’Italia), Salvatore Mazzotta e Selena Lorenzo (Udc) e Francesco Pullano, l’avvocato scelto dalla parte ricorrente.

 L’elemento più rilevante scaturito dall’incontro coi giornalisti è stata la dimostrazione di compattezza della coalizione, sicura di vincere il ricorso. Manti ha ribadito che questo ricorso «scevro da motivi personali o voglia di rivalsa» è stato presentato «a nome di tutta la cittadinanza, vittima di questa situazione di illegalità. Il ricorso era doveroso» anche per far sì che «certe azioni illegali a Soverato non diventino un modus operandi». Non procedere con l’impugnazione del risultato elettorale, secondo l’attuale consigliere d’opposizione, avrebbe potuto significare per la Lista Manti «svendere il destino della città» oppure «farsi comprare i nostri principi».

 Di seguito ha preso la parola Tallini, giunto a Soverato forse per far sentire il suo peso politico, che ha lodato il progetto politico definito «all’insegna del cambiamento» di questo centrodestra soveratese in contrasto con chi ha vinto le elezioni: «un accordo di potere fra vecchi amministratori che sono segnati da gravi responsabilità politiche (relativamente allo stato finanziario dell’ente) e il Pd».  Ha tuonato Tallini: «abbiamo prove certe ed inoppugnabili delle irregolarità denunciate» per cui «il sindaco Alecci avrebbe dovuto prenderne atto e dimettersi. Mi auguro che per come avvenuto a Catanzaro ma per cose molto meno gravi, la giustizia consenta di ripristinare la legalità».

 Dopo il segretario provinciale Udc Mazzotta è intervenuto l’avvocato Pullano, che proprio a Catanzaro ha presentato il ricorso per l’annullamento delle elezioni per conto del Pd, vincendolo. Il legale ha riferito di aver limitato a 8 il numero dei ricorrenti «anche se dietro il ricorso vi sono la metà dei cittadini» ed ha spiegato le basi dell’impugnazione: la presunta non corretta autenticazione delle firme (non avvenuta a Soverato ma altrove) e il fatto che, a seguito di una perizia calligrafica, tre firme di candidati della lista “Verso il futuro” non sarebbero state «conformi».

 Nessuno dei politici presenti ha inteso fare i nomi dei suddetti candidati, ma in sala circolavano i riferimenti, tutti da verificare, a Salatino, Tropea e Garieri. In aula giudiziaria Pullano chiederà in via principale di eliminare dal computo dei voti totali le preferenze dei tre candidati, che così farebbero ribaltare l’esito elettorale assegnando alla lista Manti la vittoria; in via subordinata chiederà l’annullamento complessivo delle elezioni e quindi l’indizione di una nuova tornata elettorale.

 L’udienza al Tar si terrà il 7 novembre prossimo, ma potrebbe esserci un rinvio della sentenza se i giudici dovessero richiedere altre perizie.