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SOVERATO (CZ) – DI BATTISTA ATTACCA PARTITOCRAZIA E LOBBY: VOGLIONO TOGLIERCI LIBERTÀ E DIRITTI

Esponente “5 Stelle” è in giro per la Calabria con il suo “Costituzione coast to coast”, il tour per dire “no” alla riforma Renzi-Boschi-Verdini. Chiusura serata con cena solidale pro terremoto

 di Francesco PUNGITORE

SOVERATO (CZ) – 31 AGOSTO 2016 –  Una riforma che è una “schiforma”: non elimina il Senato ma lo sostituisce con una seconda Camera di soli nominati, rende incomprensibili gli articoli della Costituzione, non porta risparmi ma solo una dittatura sostanziale delle lobby e dei partiti liberi da qualsiasi vincolo nei confronti dell’elettorato.

 La rivincita della “Casta” insomma. Argomenti evidenziati a chiare note, lunedì a Soverato, da Alessandro Di Battista, parlamentare ed esponente di punta del Movimento 5 Stelle, protagonista del “Costituzione coast to coast”: un tour nelle piazze d’Italia per dire “no” alla proposta di riforma costituzionale Renzi-Boschi-Verdini. 

 Arrivato in città senza scorta e senza auto blu, ma semplicemente a bordo della sua moto, Di Battista si è ritrovato subito immerso nell’abbraccio di tantissimi sostenitori e simpatizzanti che hanno gremito la rotonda del “Bounty” sul Lungomare Europa. Accanto a lui, deputati e senatori calabresi del Movimento, che hanno introdotto la serata prima di cedere la scena all’ospite d’onore della manifestazione. Tra slogan (“Onestà, onestà”) e applausi, Alessandro Di Battista ha demolito, mattone dopo mattone, “il sistema” che  vecchia e nuova partitocrazia, destra e sinistra, a braccetto, intendono imporre al Paese.

 “Sono sempre d’accordo quando vedono in pericolo i loro posti di potere e i loro privilegi – ha tuonato. – Sono sempre d’accordo quando possono togliere potere ai cittadini e garantirsi la rielezione”. “Credetemi – ha continuato – non possiamo barattare un diritto sacrosanto, quello di eleggere i nostri rappresentati in Parlamento, con una promessa fasulla di qualche presunto taglio ai costi della politica. Sono questi i diritti che ci rendono esseri umani, cittadini sovrani e non sudditi”.

 Se dovessero vincere i “sì” – ha continuato – “non verrà eliminato il Senato, l’unica cosa che verrà eliminata sarà la scheda elettorale con la quale i cittadini votano i senatori. I senatori resteranno e verranno scelti dai partiti, tra i consigli regionali. Questi senatori risponderanno dunque ai partiti che li nominano, non ai cittadini che non li possono più eleggere. Inoltre ai neo-senatori i partiti regaleranno l’immunità parlamentare. E questi neo-senatori, non eletti, potranno ulteriormente modificare la Costituzione”.

 “Noi – ha aggiunto – proponiamo la nostra riforma alternativa, semplice e veloce: togliere a tutti l’immunità parlamentare e inserire il vincolo di mandato. Basta con i politici di professione”. Sul palco del “Bounty” è salita anche l’avvocatessa soveratese Silvia Vono che ha evidenziato, con la lettura dell’articolo 70 della “nuova” Costituzione, un dato di fatto oggettivo: il testo è letteralmente incomprensibile.

 Di Battista ha concluso non senza dimenticare le vittime del terremoto. La serata è stata, infatti, accompagnata da una cena solidale per raccogliere fondi da destinare alle comunità devastate dal sisma del 24 agosto scorso.