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SOVERATO (CZ) – “A CIAMBRA”, UN FILM PER RIFLETTERE SULLE DIFFERENZE ETNICHE

Pellicola sarà proiettata martedì prossimo: presenti alunni scuole medie e superiori. Seguirà conversazione

di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)

SOVERATO (CZ) – 18 MARZO 2018 –  Si Terrà martedì prossimo, 10 marzo, al Teatro Comunale di Soverato la proiezione gratuita del film “A Ciambra”, riservata, come già nel mese di Febbraio con la proiezione del film “Sicilian Ghost Story” che ha riscosso un ottimo successo, agli alunni delle Scuole Medie e Superiori.

L’iniziativa è organizzata da CalaMedia, Festival del Cinema, delle Arti Visive e Multimediali della Calabria, all’interno del Premio Mario Gallo XI edizione, che riporta a Soverato l’attenzione per il grande cinema grazie ad un gruppo di soggetti promotori quali la Cineteca della Calabria, il Comune di Soverato e la società E-Bag Srl e finanziato dalla Regione Calabria.

Alla proiezione di “A Ciambra”, che racconta la realtà di una piccola comunità rom in Calabria, seguirà una conversazione sullo stesso e sulle tematiche affrontate.

Il film, prodotto da Martin Scorzese e scritto e diretto dal regista italo-statunitense Jonas Carpignano nel 2017, è stato presentato nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2017 ed ha vinto l’onorificenza per ricevere il sostegno dell’Europa Cinemas Network e l’importante Label Cinemas Award come miglior film europeo.

La pellicola ha ottenuto 7 candidature ai David di Donatello ed è stata selezionata per rappresentare l’Italia ai premi Oscar 2018 nella categoria Oscar al miglior film in lingua straniera, per poi essere escluso dalla candidatura il 15 dicembre 2017.

La vicenda si svolge in Calabria, nella comunità rom di Gioia Tauro, la Ciambra, appunto, in cui vive Pio, adolescente di quattordici anni sveglio, smaliziato e cresciuto molto in fretta.

Tra alcol, fumo e furti, segue le orme criminali del fratello maggiore Cosimo, intessendo relazioni con tutte le diverse realtà etniche e sociali presenti nel suo degradato quartiere. Quando il padre e il fratello vengono arrestati è lui che deve provvedere al sostentamento della numerosa famiglia, dimostrando di essere davvero “un uomo”.

La proiezione della pellicola, tra documentario e film di finzione, che si presenta come un efficace e partecipe ritratto di un mondo che molti preferiscono non conoscere e disprezzare, sarà un’altra valida occasione per riportare a Soverato l’attenzione per il grande cinema e far riflettere i ragazzi su una tematica così importante come quella delle minoranze etniche in Calabria e della criminalità, rovesciando il giudizio verso azioni che normalmente non sono considerate buone: comportamenti ritenuti cattivi non equivalgono per forza a esseri umani cattivi.