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SOVERATO, ALTA INFEDELTÀ?

Il giudice convalida l’arresto del carabiniere Enrico Mallo

Articolo di Gianni ROMANO

SOVERATO (CZ) –  10 LUGLIO 2018 –  Comparso davanti al giudice  presso il tribunale di Catanzaro, per essere sentito in merito al suo arresto, l’appuntato dei carabinieri Enrico Mallo ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Ma il giudice ha comunque convalidato gli arresti tenendo il militare agli arresti domiciliari presso il suo domicilio a Montepaone lido.

Una vicenda tutta ancora al vaglio degli inquirenti,che vede coinvolto in un presunto spaccio di sostanze stupefacenti il Mallo, lui carabiniere del reparto operativo presso la compagnia carabinieri di Soverato diretta dal capitano Gerardo De Siena.

Nell’immediatezza delle perquisizioni domiciliari a cui hanno assistito oltre che i suoi colleghi anche vertici dell’arma come il colonnello Alceo Greco del reparto provinciale e lo stesso capitano Gerardo De Siena suo diretto superiore, ed in queste perquisizioni sarebbero stare rinvenute sostanze stupefacenti e munizioni non registrate al Mallo.

Anche i suoi legali Salvatore Staiano e Massimo Rattà al momento preferiscono non rilasciare interviste in merito e neanche i vertici dell’arma dei carabinieri al momento non rilasciano interviste e ulteriori notizie di approfondimento.

Una vicenda spinosa che ha colpito come un pugno nello stomaco la città di Soverato e il suo comprensorio, dove Enrico Mallo è molto conosciuto, sia per il suo lavoro professionale che lo ha visto nel corso degli anni impegnato contro reati vari e sia perché in passato è stato direttore sportivo della società professionistica femminile Volley Soverato, ma oggi non ne fa più parte. 

Confermati dunque gli arresti firmati dal giudice per le indagini preliminare del tribunale di Catanzaro Antonio Battaglia, ora  si attendono sviluppo di una vicenda che al momento non è ancora chiara.

Se da una parte il militare Enrico Mallo ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere ai giudice, dall’altra, i verbali scritti nero su bianco dai suoi stessi colleghi serviranno a capire i reati commessi da un esponente della benemerita, i vertici avevano da subito detto che le mele marce e i militari infedeli  andavano puniti.