- PreSerre e Dintorni - https://www.preserreedintorni.it -

SOVERATO, AL TEATRO DEL GRILLO IL DRAMMA DEL PRECARIATO MODERNO

Domenica prossima lo spettacolo della Compagnia Nest “Gli onesti della banda”. Regia Giuseppe Miale di Mauro

di REDAZIONE 

SOVERATO (CZ) –  20 FEBBRAIO 2019 –  Al Teatro del Grillo è tempo dell’ottavo spettacolo della stagione.

 Domenica prossima, 24 febbraio, ore  17:00 e 20:45, senza intervallo, la Compagnia Nest porterà in scena “Gli onesti della banda”.

 Lo spettacolo, che gode della riscrittura di  Diego De Silva e Giuseppe Miale Di Mauro, vedrà protagonisti Ivan Castiglione, Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Irene Grasso, Adriano Pantaleo, Luana Pantale e Anna stabile.

Il cast registra anche la partecipazione di Ernesto Mahieux. La regia e di Giuseppe Miale di Mauro

«Abbiamo deciso di ritornare a una tematica che ci appartiene – racconta Giuseppe Miale Di Mauro –  torniamo a occuparci di legalità, ma tenendo ferma la necessità di ricercare altri codici, più moderni e meno realistici.

Così abbiamo pensato che la leggerezza potesse essere un modo nuovo di affondare l’occhio nel reale, di raccontare i meccanismi che attanagliano la società, facendo in modo che il pubblico percepisse certe dinamiche come universali.

La strada della commedia brillante ci è sembrata rispondere a queste esigenze e per fare in modo che la nostra commedia mantenesse uno spessore anche di indagine sociale, abbiamo chiesto ad un grande scrittore come Diego De Silva di collaborare al progetto.

Il nostro “Gli onesti della banda”, riprendendo uno dei testi più famosi della tradizione comica, ripercorre le difficoltà del precariato moderno, mostrando come anche le persone oneste possano trovarsi invischiate nei meccanismi dell’illegalità, loro malgrado, vittime e carnefici ad un tempo.

I nostri “onesti” dovranno fare i conti con la loro disonestà. Questo è il punto dolente, perché scoprono che la disonestà ha una forma tentacolare. È una morsa, da cui paradossalmente “gli onesti” tornano a sentirsi liberi solo nel momento in cui si trovano a scontare la pena delle loro azioni di malaffare».