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SORIANO, “LICENZIATO” IL SEGRETARIO COMUNALE

Decisione della giunta comunale. Contestate presunte “gravi violazioni del diritto d’ufficio”. L’interessata: «Provvedimento con vizi di legittimità»

 Fonte: “ILVIZZARRO.IT”

 SORIANO (VV) –  8 SETEMBRE 2018 –  Tempi duri per i segretari comunali che con l’avvento della cosiddetta riforma “Bassanini bis”, risalente ormai al 1999, hanno visto il proprio destino professionale, in termini di nomina o decadenza, legato alle scelte del sindaco a capo del Municipio in cui sono chiamati a operare.

 I rapporti tra le due parti non sempre si mantengono idilliaci e talvolta, a torto o a ragione, la collaborazione fra il professionista e l’ente locale è soggetta a impreviste e improvvise interruzioni.

 È questo il caso del comune di Soriano Calabro, dove il primo cittadino Francesco Bartone ha di recente sollevato dall’incarico la segretaria comunale Patrizia Ruoppolo.

 Una decisione irreversibile, stabilita a fine agosto scorso quando il sindaco della città del Convento domenicano ha convocato un’apposita riunione di giunta. Oggetto dell’adunata, appunto, la «revoca con provvedimento motivato dell’incarico al segretario comunale».

Nella delibera conseguente alla stessa riunione dell’esecutivo alla quale hanno preso parte anche il vicesindaco Anna Grillo e l’assessore Giuseppe Lico, è stato messo nero su bianco come lo stesso Bartone abbia contestato una serie di «gravi violazioni dei diritti d’ufficio» che la segretaria avrebbe commesso.

Nello specifico – si legge nel provvedimento – lo scorso 30 maggio 2018 la segretaria si sarebbe «rifiutata di dare corso alla pubblicazione della delibera con oggetto: “Gita ricreativa culturale in Sicilia. Atto di indirizzo”».

La pubblicazione del provvedimento in questione sarebbe arrivata «solo successivamente» e dopo «richiesta scritta» da parte del sindaco Bartone che inoltre ha evidenziato come la pubblicazione sia stata redatta «senza rispettare il deliberato della giunta comunale». Ma non si tratterebbe dell’unico caso che ha condotto alle frizioni tra amministrazione e segretaria comunale. Sempre nel maggio scorso, infatti, la segretaria si sarebbe – secondo quanto riportato ancora nella delibera comunale – rifiutata di pubblicare un’ulteriore delibera ad oggetto “Variazioni di Bilancio 2018” finché «il ragioniere non provvedeva a emettere il pagamento, in suo favore, di diverse indennità arretrate».

Insomma, un clima da tempo pesante all’interno dello storico palazzo comunale sorianese, con diversi altri motivi di “scontro” riportati da Bartone rispetto a quella che sarebbe stata la condotta della segretaria che «arrivava in ufficio puntualmente in orario non consono all’orario di servizio, mettendo in difficoltà l’organico e il normale andamento dell’ente» e, ancora a parere del primo cittadino e del resto dell’esecutivo, «senza dare alcun contributo collaborativo alla soluzione delle problematiche che affliggono l’ente, anzi in molte situazioni – si legge ancora nella delibera di revoca – le posizioni pretestuose assunte costituiscono un rallentamento dell’azione amministrativa».

Ancora secondo Bartone, infine, la professionista «ha assunto e assume atteggiamenti poco civili con gli impiegati e con il pubblico, manifestando reiteratamente toni verbali da strilli e atteggiamenti “ortodossi” di superiorità».

Queste le motivazioni che avrebbero spinto alla brusca interruzione del rapporto con la Ruoppolo che, a sua volta, avrebbe chiesto alcuni giorni prima un incontro con i componenti della giunta comunale alla presenza del comandante della locale Stazione dei carabinieri.

Una proposta rigettata dall’esecutivo in quando la segretaria avrebbe «“ignorato” che le riunioni di giunta non sono pubbliche e non è, pertanto, ammessa la partecipazione di soggetti estranei all’organismo».

La Ruoppolo si sarebbe comunque opposta al provvedimento di revoca esprimendo, com’è nell’ambito delle sue facoltà, parere sfavorevole rispetto al provvedimento, additato dalla stessa segretaria come contraddistinto da «vizi di legittimità» connessi al fatto che «in base alla normativa vigente l’organo che sta adottando l’atto di revoca non è competente né nella valutazione della fattispecie, né nell’adozione del provvedimento».

La Ruoppolo ha dunque definito l’atto emesso dalla giunta sorianese «viziato e insanabile» e «del tutto non conforme ai dettami di legge essendo la sede di segreteria convenzionata con altro ente».

Il provvedimento di revoca è stato comunque approvato con voto unanime dei tre componenti dell’esecutivo comunale.