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SILENZIO E DOLORE, VALLEFIORITA PAGA UN PREZZO ALTISSIMO AL CORONAVIRUS

Erano del posto tre degli anziani contagiati alla casa di cura di Chiaravalle Centrale e deceduti in queste ore. Il sindaco chiede il tampone per tutta la comunità

di Franco POLITO

VALLEFIORITA (CZ) –  31 MARZO 2020 –  Vallefiorita piomba nel dolore.

Ed è un dolore soffocato dal silenzio imposto dalle restrizioni di contenimento e dall’ordinanza regionale che ha fatto diventare il paese “zona rossa”. 

Il silenzio, prima macigno opprimente, adesso si è trasformato in una montagna difficile da scalare.

Vallefiorita paga un prezzo altissimo al Coronavirus: erano “suoi figli” tre degli anziani morti in queste ore in seguito al contagio avvenuto in una casa di cura a Chiaravalle Centrale dove erano ospiti.

«Ci stringiamo fortemente al dolore che ha colpito le loro famiglie e che, in questo particolare momento, sta segnando una pagina triste della storia di Vallefiorita» dice il sindaco Salvatore Megna a nome dell’intera comunità.

Che questa sera, su invito del primo cittadino, accenderà «una candela come segno di vicinanza della popolazione e per accompagnali in questo loro viaggio».

Intanto ieri  Megna ha scritto all’Asp di Catanzaro e alle altre autorità sanitarie competenti chiedendo «di eseguire, in maniera urgente e indifferibile, uno screening, tramite Tampone Oro – Faringeo, su tutta la popolazione residente e dimorante» sul territorio comunale e «l’ospedalizzazione dei ricoverati nella medesima struttura».   

La premessa di Megna poggia sulla «positività dei degenti e di due operatori  sanitari, residenti nel Comune da me amministrato nella casa di cura “Domus Aurea” di Chiaravalle Centrale, dove nei giorni scorsi si è sviluppato un focolaio epidemiologico».

Ma anche «sull’angoscia e la preoccupazione serpeggiante fra i cittadini ai quali occorre fornire dati e notizie tranquillizzanti» e sulla necessità «di dover agire in maniera ulteriormente preventiva, e in aggiunta alle attuate misure di contenimento sociale, al fine di arginare una potenziale e incontrollata esplosione di ulteriori casi». 

Si attendono risposte celeri.