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SICUREZZA LUOGHI LAVORO, CONTROLLI CARABINIERI NEL VIBONESE

Verifiche in imprese edili, 164mila euro sanzioni

di REDAZIONE 

VIBO VALENTIA –  22 MAGGIO 2021 – Il Comando carabinieri per la Tutela del lavoro ha effettuato una vasta operazione ispettiva nei confronti dei cantieri edili nella Provincia di Vibo Valentia, in sinergia con il personale di numerose Stazioni Carabinieri.

L’operazione, preventivamente comunicata al prefetto di Vibo, Roberta Lulli, è stata finalizzata, d’intesa con l’Ispettorato nazionale del Lavoro, al contrasto del fenomeno del lavoro sommerso, dell’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, il cosiddetto “caporalato”, e a verificare la corretta applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

I controlli hanno interessato sia cantieri pubblici, che privati.

“Paradossale” è stato definito dagli investigatori, l’esito di una verifica a una ditta specializzata nel settore degli impianti elettrici, che, ingaggiata per lavori di messa in sicurezza di una nota azienda delle Serre vibonesi, è risultata non in regola proprio con il piano di coordinamento della sicurezza, così incappando nella denuncia all’autorità giudiziaria.

Undici le ditte controllate: oltre 164.000 euro l’ammontare delle sanzioni complessivamente elevate, di cui ben 151.000 euro connessi ad illeciti penali. Le sanzioni hanno riguardato anche i titolari di diversi ruoli nelle compagini societarie delle imprese e ditte individuali ispezionate: dagli amministratori unici ai rappresentanti legali, 14 in tutto i segnalati alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, per le specifiche figure di “coordinatori” e “committenti”.

Cinque soggetti si sono resi responsabili di violazioni del piano di coordinamento della sicurezza, mentre 4 società di inosservanza della normativa in materia di sicurezza di lavoro, mancata comunicazione obbligatoria dell’instaurazione del rapporto di lavoro e, per i casi più gravi, è stata disposta anche l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale per aver superato, con l’impiego di lavoratori in nero, il 20% della forza lavoro effettiva.

Tre le società risultate non in regola per quel che concerne la normativa anti Covid e sanzionate in via amministrativa.