- PreSerre e Dintorni - https://www.preserreedintorni.it -

SERRA, “LIBERAMENTE” AL SINDACO: «SI DIMETTA»

“Compia un atto di responsabilità, consenta il voto a primavera”

di REDAZIONE

SERRA SAN BRUNO (VV) –  2 FEBBRAIO 2020 –  “A seguito dell’elezione a consigliere regionale del sindaco, non possiamo esimerci dalle considerazioni di carattere politico/amministrativo sulle conseguenze che tale circostanza potrebbe determinare per il nostro Comune”.

 È la premessa di un ragionamento sviluppato dal movimento civico “Liberamente” che parla di “una situazione paradossale per la democrazia, per i serresi, per la storia di Serra perché, dopo una ‘maggioranza abusiva’, che si regge a malapena grazie all’appoggio di un ex consigliere di opposizione, potremmo assistere all’ulteriore beffa di vedere proprio quel consigliere, sonoramente bocciato dai serresi alle scorse amministrative come candidata a sindaco, vestire i panni di sindaco (ff)”.

Le considerazioni del gruppo capeggiato da Alfredo Barillari vanno oltre perché “venendo a determinarsi l’incompatibilità del sindaco e non essendo prevista la surroga dello stesso, con sei consiglieri di maggioranza e sei di opposizione, si verrebbe a creare una situazione di paralisi totale dell’attività consiliare ed amministrativa con conseguente necessità di aprire una lunga fase di commissariamento dell’Ente”.

Alla luce di ciò “Liberamente” chiede “con forza al sindaco di compiere un vero gesto di responsabilità dimettendosi entro il termine utile per consentire ai serresi di esprimere, già nella prossima primavera, una maggioranza legittimata dal voto ed in grado di portare avanti un progetto amministrativo.

In caso contrario, costringendo il Consiglio ad attivare le procedure di decadenza – sottolinea il movimento civico – sarebbero proprio lui stesso, la futura facente funzione e la sua pseudomaggioranza, a determinare quel pericolo di oltre un anno di commissariamento per evitare il quale gli ‘eroi de L’Accurduni’, con enorme ‘sofferenza’, hanno tradito la volontà dei rispettivi elettori.

Dimostrerebbero insomma – è la conclusione – che, come abbiamo a suo tempo detto, occupare poltrone è per loro molto più importante del futuro dei serresi”.