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SCUOLE, GRANATO: «DEVONO RIMANERE APERTE»

La senatrice del M5S: “L’Italia si dimostra all’avanguardia”

di REDAZIONE 

CATANZARO – 31  OTTOBRE 2020. “Le scuole devono continuare a rimanere aperte. Non si tratta di un accanimento ‘politico’ ma di una decisione saggia, oltre che razionale. La ministra Lucia Azzolina merita si essere sostenuta per la decisione opportuna di non chiudere le scuole che in molti vorrebbero mettere in discussione, anche in Calabria, come dimostrano le indiscrezioni degli ultimi giorni su una possibile ordinanza di chiusura a firma del presidente facente funzioni. Voci poi smentite grazie all’ intervento della ministra”.

E’ quanto afferma la senatrice Bianca Laura Granato (M5S), componente della commissione permanente Pubblica istruzione e Beni culturali.

“L’Italia si sta dimostrando all’avanguardia, in linea con i paesi che, come la Germania, stanno gestendo al meglio la pandemia. Proprio in Germania, ad esempio, tre ricercatori dell’Institute of labor economics di Bonn hanno stimato l’effetto della riapertura delle scuole sulla diffusione del covid-19, approfittando del fatto che i länder hanno cominciato l’anno scolastico in date diverse.

Quelli dove le scuole non erano ancora state riaperte al momento della ricerca hanno funzionato da gruppo di controllo – spiega la senatrice -. Le stime suggeriscono che la riapertura delle scuole abbia causato una diminuzione dei casi statisticamente significativa. Secondo gli autori la riapertura potrebbe aver contribuito a contenere l’epidemia, anziché accelerarla”.

“Studi scientifici analoghi – spiega ancora la Granato – arrivano anche dall’Inghilterra, dove la rivista ‘Nature’ riporta che ‘i dati raccolti in tutto il mondo suggeriscono sempre più che le scuole non sono punti caldi per le infezioni da coronavirus.

Nonostante i timori, le infezioni da COVID-19 non sono aumentate quando le scuole e gli asili nido hanno riaperto dopo che i blocchi per pandemia si sono attenuati. E quando si verificano focolai, per lo più determinano solo pochi ammalati”.

“L’attenzione dovrebbe concentrarsi ulteriormente su quello che i giovani, e parlo degli studenti che Spirlì ha deciso di tenere a casa stabilendo per ordinanza il 100 per cento delle lezioni in DAD per le superiori: l’obiettivo dovrebbe essere quello di ridurre gli assembramenti e non penalizzare gli studenti che non sono nelle condizioni di studiare a casa, perché vivono in contesti sociali difficili e degradati, e che non possono stare al passo con i compagni perché penalizzati dal disagio economico. Le scuole, al momento, non preoccupano.

Le misure attuate fino ad ora, dove sono state rispettate, e parlo di rispetto del distanziamento, gli ingressi contingentati e differenziati, l’utilizzo delle mascherine per esempio,  sono risultate efficaci grazie alla collaborazione dei dirigenti scolastici, dei docenti e prima di tutto dei cittadini.

La scuola mostra un numero limitato di focolai e sta rispondendo in maniera forte, quello che viene trascurato – dice ancora Granato – è il mantenimento della ‘filiera’ fino a casa.

Mi riferisco prima di tutto all’utilizzo dei mezzi pubblici, indiscriminato e senza controllo e alla socialità senza freni che si riproduce nelle ore diurne senza temere le serrande abbassate dei bar alle 18”.