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SAN SOSTENE, LA SCUOLA MEDIA PORTERÀ IL NOME DI ALDO CORASANITI

Cerimonia di intitolazione del plesso al compianto presidente della Corte Costituzionale

di REDAZIONE 

SAN SOSTENE(CZ) – 10 LUGLIO 2021 –  La nuova scuola media di San Sostene è stata intitolata ad Aldo Corasaniti, un’occasione per ritrovare e rivalutare la migliore Calabria.

Nel decennale della sua scomparsa, riuscita e significativa cerimonia di intitolazione del plesso scolastico al compianto presidente della Corte Costituzionale, fine giurista, saggista e Senatore della Repubblica italiana dalla forte sensibilità umana, originario del paese ionico. Clicca su: https://calabriamundi.it/scuola-di-san-sostene-cz-intitolata-ad-aldo-corasaniti-occasione-per-ritrovare-e-rivalutare-la-migliore-calabria.

Andata felicemente in porto, a conclusione di un iter durato un paio d’anni, la davvero pregevole (e per svariati motivi) iniziativa del Comune di San Sostene che con una riuscita e partecipata cerimonia, presenti tante autorità, in occasione del decennale della sua scomparsa ha intitolato il nuovo plesso della scuola media del paese al compianto Aldo Corasaniti, Presidente della Corte Costituzionale Italiana, fine giurista, saggista, Senatore della Repubblica e “figlio illustre” di San Sostene dove ha avuto i natali il 9 novembre 1922, mantenendo qui nel tempo rapporti intensi e continui, mai venuti meno, e lasciando un incancellabile, forte e diffuso ricordo umano.

Il progetto dell’intitolazione all’autorevole figura di Corasaniti, si è avvalso della stretta collaborazione e partecipazione di due sodalizi culturali che ne sono stati tra i promotori, assieme al Comune di San Sostene: l’Associazione “Radicando” di Girifalco, presieduta dall’avv. Vincenzo Fulvio Attisani, e la Società di comunicazione e Casa editrice “Academ Group” di Trento (in particolare, con “Calabria Mundi”) che con questo e altri eventi prendono parte attiva al programma di manifestazioni in onore del grande magistrato, previste lungo il 2021 e 2022 con tavole rotonde, convegni e pubblicazioni di sue opere.

Nato a San Sostene, scomparso a Roma il 7 luglio 2011, laureato in Filosofia con lode nel 1945 all’Università di Pisa e poi nel 1949 in Giurisprudenza a Roma, sempre con lode, Aldo Corasaniti entra in magistratura nel 1950. Presta servizio alla Pretura di Genova e poi al Tribunale di Roma, quindi alla Corte di Cassazione. Come Consigliere delle Sezioni Unite è estensore di alcune “storiche” sentenze in materia di diritto alla salute e di interesse diffuso. Presidente della Corte d’appello di Cagliari è in Corte di Cassazione alla Procura generale.

Nominato giudice costituzionale dalla Corte di Cassazione il 26 ottobre 1983, giura il 14 novembre 1983. Ne è eletto presidente il 12 luglio 1991. Ha esercitato le funzioni dal 15 luglio 1991. Cessa dalla carica il 14 novembre 1992. Durante la sua presidenza la Corte Costituzionale ha affermato il principio di leale cooperazione tra i poteri dello Stato.

Nel 1994 è eletto come indipendente nelle liste dell’alleanza dei Progressisti al Senato della Repubblica nel collegio di Catanzaro-Lamezia Terme, ed è Presidente della Commissione Affari Costituzionali. Il 26 luglio 2001 presenta, insieme con un gruppo di studio composto dal professore Antonio Baldassarre e da Achille Chiappetti, la bozza di Statuto della Regione Lazio.

A ricordarne la figura e tracciarne le principali tappe biografiche prima della scopertura della targa commemorativa con la preghiera di benedizione officiata da Don Saverio Menniti in rappresentanza del Vescovo Vincenzo Bertolone, una seguita e significativa tavola rotonda coordinata da Roberto Messina, con il sindaco di San Sostene Luigi Aloisio, l’avvocato Vincenzo Fulvio Attisani, il prof. Mattia Arcuri, Barbara Gualtieri della Pro Loco San Sostene, alla presenza dei figli del compianto Corasaniti, il magistrato e docente Giuseppe, il medico Francesco, l’ingegnere Ugo.

Per cominciare, unanime apprezzamento è venuto per chi ha pensato e voluto l’intitolazione della scuola ad Aldo Corasaniti, illustre figlio di Calabria, e ciò per varie ragioni, a partire dal fatto che: “ogni scuola è palestra di vita, ed esprime un momento di sociopedagogia individuale e collettiva in cui i giovani acquistano consapevolezza di realizzarsi come individui” come hanno fatto intanto notare nel loro saluto giunto da Roma, l’avv. Pietro Asta patrocinante in Cassazione, il magistrato di Cassazione Roberto Riverso e il dott. Raffaele Vinci Comandante della seconda sezione Carabinieri della Corte di Cassazione, sottolineando il valore formativo, educativo, di modello e ispirazione di questa intestazione.

Il sindaco Aloisio ha tracciato l’iter del lungo lavoro che ha portato a questo bel risultato, certamente penalizzato nei suoi tempi dall’emergenza pandemica, ma che alla fine è stato realizzato in tempi rapidi, per mettere a servizio della comunità una nuova scuola e un intero polo didattico, sportivo e ricreativo, che ora può essere vero motivo di orgoglio.

Stesso entusiasmo da Barbara Gualtieri della Pro Loco per l’intestazione all’autorevole Corasaniti figlio di San Sostene e da oggi “guida” ispiratrice per discenti e docenti.

Vincenzo Attisani ha sottolineato la grande importanza di questa intitolazione ad un figlio illustre di Calabria, che propone un “modello”, un “esempio” cui guardare, riferirsi e ispirarsi, che è stato in vita espressione, custode e testimone delle migliori virtù calabre e che grazie alla salda moralità, allo studio, all’integrità, alla pratica della virtù è assurto a stimatissimo maestro di diritto, e a quinta carica dello Stato.

Attisani ha auspicato che questa iniziativa del Comune di San Sostene possa costituire un riferimento per tutta la regione, avviando così finalmente un necessario e fondato processo di recupero, valorizzazione e promozione delle sue migliori risorse umane, intellettuali, professionali e culturali, che sono pressoché infinite, e ciò a partire anche dalla stessa “toponomastica…” una questione dimenticata e sottovalutata, e invece alla convinta attenzione di “Radicando” nel suo impegno pro Calabria.

Roberto Messina ha insistito sul fatto che in tempi di confusione e incertezza, per non dire di declino e deriva spirituale, morale, politica e sociale, quali quelli che viviamo, c’è assoluta necessità, indispensabilità, di filtri conoscitivi, di strumenti interpretativi e quindi di modelli veri, solidi, indiscutibili cui fare prezioso riferimento.

“In tempi di smemoratezza, di amnesie, di infodemie e di fake news, nessuno può trovare ispirazione – ha detto – nessuno può progredire, può migliorarsi da solo, senza l’aiuto di una griglia di riferimenti storici, umani, metodologici, filosofici, religiosi, anche mitologici o “leggendari”, cui rifarsi e riferirsi.

Ed ecco, allora, il senso dell’intitolazione della scuola a Corasaniti, che tra l’altro, per storia ed esperienza personale, conosceva assai bene l’importanza dell’insegnamento e della funzione sociale della pedagogia, oltre la natura educativa e formativa del diritto, pure se imprescindibile dalla propria evoluzione civile e “secolare”.

Una delle ‘mission’ di Calabria Mundi è proprio questo: rivelare, svelare, divulgare le tante ‘buone novelle’ che la Calabria ha lasciato e lascia da sempre nel mondo, e farne una nuova narrazione, un nuovo storytelling al passo con tempi e mezzi della comunicazione moderna, anche per contribuire finalmente a ribaltare del tutto luoghi comuni e ‘vizi’ di forma e sostanza nell’immaginario collettivo che ne accompagnano da troppo tempo negativamente il riferimento geografico”.