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RIFIUTI, FATTIVI 5 STELLE: «SANTELLI COME OLIVERIO»

“Ordinanza della presidente della Regione Calabria dello scorso 20 maggio ricalca quella maldestra del suo predecessore del 7 settembre 2019”

di REDAZIONE

PRESERRE (CZ) – 5 GIUGNO 2020 –  Il Gruppo Fattivi 5 Stelle Calabria, durante i lavori del Tavolo Ambiente, ha evidenziato che l’ordinanza n. 45/2020 del 20 maggio scorso della governatrice Santelli ha ricalcato quasi integralmente l’ordinanza emessa dal suo predecessore Oliverio n. 246 del 07/09/2019 perseverando nella mala gestione dei rifiuti in Calabria.

«In particolare – dicono -, la precedente ordinanza dell’ex Governatore violava chiaramente i principi della Direttiva Europea n. 851/2018 che impone alle regioni la programmazione nella gestione dei rifiuti al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati dall’UE (60% entro il 2025).

Tale violazione era stata prontamente contestata dalla Portavoce Europea,

Laura Ferrara, la quale, raccogliendo l’input dei Fattivi, presentava in data 20/09/2019 l’interrogazione Europarlamentare che ne ha evidenziato l’incompatibilità con i principi della direttiva Europea citata.

Quell’intervento ha inciso, assieme alle proteste dei vari comitati, a rallentare l’esecuzione maldestra dell’ultimo colpo di coda di Oliverio».

«Purtroppo  – aggiungono –  oggi ci troviamo nuovamente ad affrontare lo stesso problema aggravato dall’immediata esecuzione dello stesso, nonché dall’imminenza del termine del 5 luglio previsto dalla Direttiva Europea per la presentazione del programma regionale per lo smaltimento dei rifiuti.

Prontamente la Europortavoce Ferrara ha presentato una nuova interrogazione Europarlamentare in data 15 Maggio scorso con la quale ha rinnovato la preoccupazione per la situazione dello smaltimento dei rifiuti in Calabria e le ripercussioni che tale mancanza può avere sulla prevenzione del Covid-19. Siamo in attesa di conoscere la risposta della Commissione».

«Purtroppo – sottolineano ancora –  l’immediata esecuzione del maldestro provvedimento ha dato il via, a partire da giovedì 28 maggio, al conferimento selvaggio dei rifiuti indifferenziati in barba ai principi dell’economia circolare ripetutamente richiesta dai numerosi comitati dei cittadini, oltre che sancita dai principi della direttiva europea n. 851/2018. 

«Il rischio più grave per le tasche dei calabresi – sottolineano ancora –   è il mancato rispetto del termine del 5 Luglio prossimo, con probabili sanzioni pecuniarie ovvero con tagli ai futuri finanziamenti europei».

Poi concludono: «La vera priorità che la Regione sembra ignorare è quella relativa alla tutela della salute pubblica ed alla salvaguardia delle natura calabrese, che ha resistito egregiamente al Covid – 19, che ha preservato le aree verdi dall’industrializzazione selvaggia che rischia di non resistere all’incapacità della Santelli».