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RESTAURO ICONE E TABERNACOLI, AMARONI RISCOPRE IL PATRIMONIO CULTURALE

Progetto dell’amministrazione comunale per un importo complessivo di 50 mila euro

 di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud, 24 dicembre 2021)

AMARONI (CZ) –  28 DICEMBRE 2021 –  L’amministrazione comunale di Amaroni, guidata dal sindaco Gino Ruggiero, ha approvato il progetto definitivo denominato “Restauro e riqualificazione delle icone e dei tabernacoli votivi che fanno parte del patrimonio culturale e del paesaggio rurale del Comune”, redatto dall’ingegnera Katia Trebian, responsabile dell’ufficio tecnico comunale. 

L’importo complessivo previsto è di 50 mila euro, con fondi del Piano di sviluppo rurale della Calabria.

 Da diverso tempo l’amministrazione locale ed il sindaco Ruggiero, in particolare, cercano di attirare l’attenzione sul patrimonio iconografico amaronese, portando avanti un’idea progettuale che, partendo dai resti dell’antica abbazia di San Nicola delle Magliole, passando per il centro abitato verso la località Maoni, porti alla realizzazione della cosiddetta Via delle Icone.

 Un percorso preciso che si vuole realizzare all’interno del centro storico, alla riscoperta di queste antiche opere votive molto suggestive. Le icone, così come le cappelle, rappresentano un enorme patrimonio storico e culturale di cui Amaroni è ricca.

 Purtroppo esse si trovano in uno stato di totale degrado e abbandono, nonostante nel corso degli anni vi siano stati diversi tentativi da parte di privati cittadini e associazioni di richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di riportarle al loro originario splendore.

 Tali opere, che a torto vengono definite minori assumono un importante significato religioso; testi storiografici, infatti, riconducono ad esse una serie di tradizioni votive di enorme importanza.

 Da non sottovalutare il risvolto economico del cosiddetto turismo religioso, un mercato in forte espansione che può apportare benefici all’economia del territorio.

 «Ben consapevoli del valore aggiunto di tali opere, volte anche a preservare la nostra identità storica, religiosa e culturale – sottolinea Ruggiero – sin dall’inizio del mandato amministrativo ci siamo preoccupati del recupero di tale patrimonio.

Tuttavia lo stato di degrado delle icone richiede un impegno economico particolarmente oneroso per l’amministrazione comunale.

 A ciò si aggiunga che la maggior parte sono ubicate in proprietà private, anche di difficile accesso: grazie alla sensibilità e alla disponibilità di privati cittadini nel corso degli anni è stato possibile limitarne l’ulteriore deterioramento, causato soprattutto dall’azione degli eventi atmosferici. 

Si tratta, tuttavia, di soluzioni di fortuna che non risolvono il problema della conservazione delle icone. 

Per tali motivi, siamo riusciti a realizzare una ricognizione delle icone presenti sul territorio amaronese, volendo evidenziare l’importanza di questi manufatti e la necessità e l’urgenza di ristrutturarle».