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REGIONALI IN CALABRIA, GUERRIERO PROPONE LE PRIMARIE E NEL FRATTEMPO DI AUTOSOSPENDE DAL PD

Riceviamo e pubblichiamo:

 CATANZARO –  20 GIUGNO 2021 –  “Il Partito Democratico in Calabria, così come quasi in tutto il Paese, ha esaurito la sua spinta innovatrice e riformista al punto tale che viene naturale chiederci se vi è ancora bisogno di mantenere in vita una formazione politica svuotata di questi contenuti.

Ritengo sia non più rinviabile pensare ad un nuovo contenitore che comprenda la parte della società che non si sente più rappresentata da Salvini/Meloni a destra e da Di Maio/Letta a sinistra. 

In Calabria questo cammino di costruzione, a mio avviso, deve prendere subito il via per far partire il percorso di aggregazione delle varie anime democratiche, socialiste e moderate che non possono trovarsi nell’imbarazzo di dover scegliere se votare una destra a trazione leghista, una sinistra movimentista a guida partenopea o un centro sinistra affidato ad una donna che, a prescindere dalla propria esperienza politica, va bene purché sia donna. 

Personalmente mi rifiuto di pensare che un partito che porta nel suo nome l’aggettivo “democratico” utilizzi metodi oscuri e non partecipativi per selezionare la propria classe dirigente e per indicare chi deve guidare la mia terra, la Calabria.

 Con la presente lancio al mio partito la sfida della democrazia. Invito il Partito Democratico a promuovere immediatamente le primarie, vere ed aperte. Sarò ben lieto di concorrere sulla base di un progetto e giammai su di un nome che prescinde dal contenuto di un programma reale.

Sono certo che tale mio appello non potrà lasciare indifferenti coloro che sul territorio si battono da anni per vedere riconosciuta la supremazia della politica su quella dei camini.

 In attesa che il PD decida con coraggio che quella da me indicata è la sola via di riconciliazione con la nostra gente, mi autosospendo dal partito e da tutti gli organi dirigenti di cui faccio parte (organi mai convocati…) affinché questa mia democratica protesta scuota le sensibilità di chi ha l’obbligo morale ed etico di far vivere la politica come partecipazione e non come esclusiva attività di lobby”.

 Fabio GUERRIERO, componente del coordinamento regionale del Partito Democratico