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REGGIO CALABRIA – Chiese aperte 2015, arte e storia nella Vallata del sant’Agata

Gli edifici da visitare sono rilevanti testimonianze architettoniche che conservano al proprio interno opere d’arte di gran pregio

di REDAZIONE 

REGGIO CALABRIA  – 7 LUGLIO 2015 –  Il Progetto Chiese aperte, promosso dall’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova e attuato dall’Associazione di volontariato Did.Ar.T. Didattica Arte Territorio, con il contributo 8×1000 alla Chiesa Cattolica, ha fin qui previsto un Corso di formazione su Arte e devozione nella Vallata del Sant’Agata appena concluso, rivolto a volontari cui affidare, in questa terza edizione, apertura, custodia e valorizzazione di chiese di rilevante pregio architettonico e storico-artistico site nell’area di interesse: in particolare, a Cataforio la chiesa di Gesù e Maria, a San Salvatore le chiese di San Salvatore (detta anche di San Giovanni) e di Sant’Antonio e a Cardeto la chiesa di San Sebastiano e il Santuario dell’Assunta a Mallamace.

Grazie al coinvolgimento dei volontari opportunamente formati, ogni venerdì dalle 17,30 alle 20 (dal 10 luglio al 14 agosto a Cataforio e fino al 28 agosto a Cardeto) sarà possibile visitare le chiese interessate in occasione di aperture straordinarie.

Le chiese delle quali i volontari di Chiese aperte proporranno la visita sono rilevanti testimonianze architettoniche che conservano al proprio interno opere d’arte di gran pregio.

A Cataforio nella chiesa di Gesù e Maria è custodita un’imponente immagine marmorea diSan Basilio, opera realizzata tra 1533 e 1535 dallo scultore carrarese Giovambattista Mazzolo e dal figlio Giandomenico, proveniente dalla chiesa del Santo a Motta Sant’Agata.

A San Salvatore nella chiesa di Sant’Antonio è esposto un dipinto su tela raffigurante San Michele Arcangelo, opera che un’iscrizione a sinistra data al 1762 e assegna pittore campano Paolo di Maio, allievo del più celebre Francesco Solimena.

A Cardeto nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo si conserva un prezioso dipinto settecentesco raffigurante i Santi Cosma e Damiano curano gli ammalati, noto comeMadonna degli Afflitti, provieniente dall’antica chiesa dedicata ai due Santi Medici.

A Mallamace di Cardeto l’antico Santuario dell’Assunta, edificato nel sito del preesistente monastero femminile basiliano di Sant’Andrea di Mallamaci, conserva un monumentale altare maggiore settecentesco, nella cui alzata è collocata una statua in marmo di Carrara raffigurante la Madonna assunta, opera di ambito messinese datata al 1720.

Nell’ambito del Progetto Chiese aperte Did.Ar.T. ha curato la realizzazione di due depliant, dedicati, rispettivamente, ai centri di Cataforio e San Salvatore e di Cardeto, con testi a cura della giovane studiosa Maria Saraceno, con notizie storico-artistiche relative ai singoli edifici: i sussidi a stampa, nel numero di 5000 per ciascuna delle due Parrocchie, saranno distribuiti gratuitamente a visitatori e/o turisti.