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RECUPERO STAZIONE CATANZARO SALA, LA COMMISSIONE EUROPEA RISPONDE AL COMITATO

Riceviamo e pubblichiamo: 

CATANZARO –  8 DICEMBRE 2020 –  Il “Comitato per il recupero alle sue funzioni originali della Stazione ferroviaria di Catanzaro Sala“, formatosi spontaneamente da 30 Associazioni culturali della città e con la condivisione di trenta sindaci del comprensorio nonché del Sindaco di Catanzaro e Presidente della Provincia Sergio Abramo, aveva inoltrato nei mesi scorsi una lettera alla Commissione Europea Direzione Generale Politica regionale e urbana nella persona della Responsabile Elisa Maria da Costa Guimarães Ferreira.

Alla stessa aveva comunicato le perplessità e le paure che, per l’assegnazione degli investimenti riportati nel Recovery Fund, non si tenesse conto dello stato di estremo degrado infrastrutturale, sociale ed economico in cui la Calabria e, in particolare, la nostra città di Catanzaro si trovano.

Il Comitato aveva auspicato che l’Unione Europea assegnasse alle infrastrutture del meridione una parte consistente degli investimenti affinché il divario tra il Nord e Sud fosse notevolmente ridotto creando almeno le condizioni minime in ambito della mobilità ferroviaria e stradale consentendo, così, alla nostra Regione, di lasciare il fanalino di coda di tutte le Nazioni che compongono la comunità europea

Ed a proposito della città di Catanzaro, aveva denunciato che “Ferrovie a binario unico e non elettrificate, strade il più delle volte impraticabili, aeroporti accessibili solo con auto proprie e lo sviluppo incontrollato del trasporto su gomma (pullman) stanno inquinando anche una delle regioni più pulite e più belle d’Italia.

Si pensi che la nostra città, Catanzaro, capoluogo della regione Calabria e sede di tutti gli uffici regionali, non ha una stazione ferroviaria degna di tale nome, non ha nemmeno i servizi minimi garantiti per i capoluoghi di regione. Quale futuro potrà avere la nostra città in una regione in cui è difficile organizzare anche il turismo in quella fascia bagnata dal mar Jonio in cui la linea ferrata da Taranto a Reggio Calabria è percorsa da convogli diesel, con una velocità media di 50 km/h su binario unico?”

Ebbene la Commissione Europea ha inviato risposta al Comitato sottolineando che, nell’ambito dei fondi europei e nazionali del 2014/20, sono già state stanziate le risorse finanziarie per alcune opere che riguardano la Calabria, ovvero:

l’elettrificazione della linea ferroviaria jonica, la modernizzazione ed l’elettrificazione della ferrovia Lamezia Terme – Catanzaro Lido, l’eliminazione delle strozzature sulla linea ferroviaria Battipaglia – Reggio Calabria e le opere infrastrutturali e di miglioramento dei servizi di trasporto pubblico per il collegamento all’aeroporto di Lamezia Terme aggiungendo “considerando l’effettiva disponibilità di risorse, è fondamentale che lo Stato membro e la Regione Calabria accelerino la realizzazione di questi progetti importanti“.

Ed a proposito della destinazione sul territorio dei fondi del Recovery Fund viene riportato che “Il contributo degli investimenti e dei piani nazionali di riforma al rafforzamento della coesione e della convergenza e alla mitigazione dell’impatto economico e sociale della crisi, saranno criteri essenziali rispetto ai quali i piani proposti dagli Stati membri saranno valutati” e cioè si guarderà ai benefici socioeconomici che essi potranno produrre.

Proprio alla luce di questi ultimi aspetti, il Comitato ribadisce alcuni concetti propri:

l’intera fascia jonica avrebbe il diritto ad essere servita dall’Alta Velocità;

la progettazione del collegamento veloce Catanzaro Lido-Aeroporto-Stazione di Lamezia deve essere rimodulata abbandonando l’idea di velocizzare la vecchia linea ferroviaria e pensando ad una tratta veloce e diretta verso l’Aeroporto e la Stazione di Lamezia Terme Centrale su un percorso nuovo e diretto, sviluppato ai lati della S.S280 e passante per la stazione di Catanzaro Sala.

In questo modo, si potrebbe realizzare un convoglio proveniente dalla linea Jonica finalmente elettrificata, diretto verso il Nord Italia, evitando per i viaggiatori il cambio treno nella stazione di Lamezia.

 In un momento in cui le risorse economiche non condizionano le scelte infrastrutturali anzi sono a disposizione di chi desidera realizzare, migliorare, potenziare, innovare i collegamenti su ferro (e non solo), il Comitato fa appello a tutti i rappresentanti politici del territorio, senza distinzione di colore, di appartenenza e di ideologia, affinché facciano propri questi suggerimenti per far cogliere alla nostra città di Catanzaro l’opportunità di risollevarsi  dal degrado trasportistico in cui si trova.

Comitato per il recupero alle sue funzioni originali della Stazione ferroviaria di Catanzaro Sala