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RADDOPPIO FACOLTÀ DI MEDICINA, ‘A FILANDA: «NO GRAZIE!»

Riceviamo e pubblichiamo: 

CATANZARO –  19 SETTEMBRE 2022 – A cosa serve l’istituzione di un nuovo corso di laurea in Medicina all’ Unical di Cosenza se non a soddisfare semplici spinte di campanile? Al riguardo sarebbe il caso di ricordare che l’università di Catanzaro è ubicata al centro della Calabria e può essere raggiunta in poco tempo da ogni angolo della regione.

 La Calabria, regione di appena due milioni di abitanti, non ha certo bisogno di duplicare le facoltà universitarie.

 Al contrario ci sarebbe la necessità di ampliare l’offerta dei corsi di laurea con l’aggiunta di nuovi indirizzi alternativi a quelli già presenti. Non si spiega altrimenti come mai, con quattro sedi Universitarie Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e conteggiamo anche la vicina Messina, che può essere raggiunta in pochi minuti di traghetto o aliscafo, molti degli studenti calabresi scelgano di emigrare per proseguire gli studi.

 Che il nostro Presidente della Regione non escluda l’eventualità di un corso universitario di medicina all’Unical, usando come paragone la Regione Veneto, molto più popolosa della Calabria, non ci sembra un argomento valido per i calabresi, che hanno bisogno di trovare motivi per restare e non per emigrare.

Il Policlinico Universitario di Germaneto, che il nostro Presidente ben conosce, visto che la cittadella Regionale si trova poco distante, sta diventando un campo di eccellenza nel settore sanitario e, potenzialmente, ha tutti i requisiti per diventare un punto di riferimento per l’intera regione.

 Il raddoppio della facoltà, con l’istituzione di un’ulteriore sede in altra provincia, avrebbe l’unica conseguenza di indebolirne lo sviluppo con gravi ripercussioni non solo sulla città di Catanzaro ma su tutta la popolazione calabrese Il capoluogo è stato già ampliamente impoverito per la continua spoliazione di attività burocratiche e di servizi.

 Ultimo esempio, l’infelice scelta di spostare a Reggio Calabria la sede della Direzione generale territoriale della Motorizzazione Civile. Lanciamo un appello alle nostre istituzioni locali, al consiglio comunale, alla giunta cittadina e alle amministrazioni dei comuni della nostra provincia, non abbassiamo la guardia.

 Molte decisioni sono state prese, nel tempo, a danno della città e dell’intera provincia, perché in ogni occasione ci sono state, soltanto, reazioni tiepide o di circostanza. invitiamo in prima persona il neo eletto Sindaco di Catanzaro a farsi portavoce delle legittime istanze della città, nell’interesse dei cittadini e anche della stessa Calabria. Dimezzare la facoltà di medicina di Catanzaro significa penalizzare, ancora una volta, il capoluogo di regione e il nostro sistema sanitario.

 ‘A Filanda, – associazione di promozione sociale/ente del terzo settore – dal canto suo, continuerà a seguire la vicenda e far sentire la propria voce, denunciando i tentativi di espropriare le giuste prerogative della città.

 Il Presidente dell’Associazione ‘A Filanda Cav. Giorgio Ventura