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RACCOLTA RIFIUTI COVID A CATANZARO, “EQUITÀ TERRITORIALE” VUOL VEDERCI CHIARO

Riceviamo e pubblichiamo:

CATANZARO –  2 FEBBRAIO 2021 –  Il Movimento Equità Territoriale ha ricevuto innumerevoli richieste di chiarimenti riguardo la raccolta dei rifiuti Covid, infatti molte persone di Catanzaro, in quarantena per questa patologia, oltre a subire i disagi dell’infezione da Covid devono anche sopportare di essere subissati da montagne di rifiuti perché nessuno li ritira.

Vista la diatriba tra il Comune di Catanzaro e l’ASP, abbiamo inviato una PEC al Dipartimento di Prevenzione per chiedere delucidazioni in merito. L’Ente territoriale catanzarese ci ha inviato una serie di documentazioni spiegando che su questo argomento si è pronunciato l’Istituto Superiore di Sanità in data  04/03/2020 raccomandando “nel caso in cui un soggetto positivo o in quarantena non possa smaltire il rifiuto, conferendolo agli appositi contenitori, di istituire un servizio dedicato di ritiro da parte di personale opportunamente addestrato dagli Enti preposti”.

Successivamente il Gruppo di lavoro dell’Istituto Superiore di Sanità , nel Rapporto ISS Covid 3/2020 del 31 maggio 2020 chiarisce che “nelle aree dove viene effettuata ad opera del Gestore la raccolta domiciliare porta a porta, gli operatori del settore, a seguito di segnalazione dell’Azienda Sanitaria Locale, si occuperanno di consegnare il materiale necessario al confezionamento del rifiuto indifferenziato, prima che venga portato al sito di ritiro da parte degli operatori incaricati della raccolta.

Ove possibile tale servizio dovrebbe essere svolto dagli operatori del settore o, in alternativa da operatori che svolgono assistenza domiciliare a questi soggetti (es. Protezione Civile, Esercito, Croce rossa ecc.)”

Come si evince pertanto il compito dell’Azienda sanitaria è quello di segnalare le abitazioni dei soggetti positivi al Covid 19, e mai viene individuata come Azienda deputata alla raccolta di tali rifiuti.

Un terzo documento è stato trasmesso dall’Assessore Regionale alla Tutela Ambiente, Sergio de Caprio, a tutti i Comuni della Calabria dove si sottolinea non solo che la gestione dei rifiuti urbani è attività di pubblico interesse, ma anche che i soggetti deputati all’organizzazione e gestione del servizio sono ATO e Comuni, e gli operatori che effettuano le attività di raccolta e trasporto devono adottare misure preventive di cautela.

Ma a chiarire ogni dubbio su chi debba raccogliere i rifiuti dal domicilio Covid fino al luogo di deposito e raccolta è proprio lo stesso Comune di Catanzaro attraverso l’ATO (Ambito Territoriale Ottimale per il Servizio Rifiuti Integrato) con lettera inviata in data 27/03/2020 ai Sindaci dell’Ambito territoriale in cui raccomanda le Amministrazioni comunali all’istituzione di un servizio dedicato al ritiro da parte di personale opportunamente addestrato.

Il movimento Equità territoriale ha chiesto anche chiarimenti a Comuni della Provincia, e gli Amministratori da noi interpellati hanno confermato che è il proprio Comune a gestire la raccolta dei rifiuti di soggetti in quarantena per Covid 19 dal domicilio fino al luogo di conferimento e racconta.

Sembra allora che per paradosso l’unico Ente che non ha letto nemmeno i documenti da esso stesso emanati sia il Comune di Catanzaro!!!

Si può concludere pertanto che, come sottolineato dall’Assessore alla Sanità regionale, la Gestione di rifiuti è di pubblico interesse e la omissione rappresenta reato, e che dalla documentazione in merito dell’Istituto Superiore di Sanità, dalla Regione e dall’ATO la raccolta dei rifiuti Covid è demandata ai Comuni, e l’unico Comune a non effettuarlo in tutta Italia, è il Comune di Catanzaro.

Bisogna osservare inoltre che sarebbe del tutto anomalo che una decisione così importante, che comporterebbe almeno 4-5 mesi per attivare dei bandi di gara da parte delle 5 Aziende sanitarie e che riguardino i 404 Comuni della Regione Calabria, sia demandata  a una riunione tra l’Assessore Regionale De Caprio e i rappresentanti dell’Amministrazione di Catanzaro, del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Catanzaro e della Sieco, azienda che gestisce la raccolta rifiuti di Catanzaro, senza il coinvolgimento delle altre Aziende Sanitarie, degli  altri Comuni calabresi, e soprattutto in assenza del commissario regionale alla Sanità Dott. Guido Longo.

 Movimento Equità Territoriale