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PRIMO PIANO – TORRE DI RUGGIERO (CZ) – Emergenza cinghiali, è sempre più “invasione”

Torre, una via cittadina [1]

Torre, una via cittadina

Non si placa la furia degli animali selvatici che oltre alle scorrerie tra noccioleti e raccolti sembrano essersi spinti fino al centro abitato. Nessun intervento risolutivo, per ora, dalle istituzioni

 di Franco Polito

 TORRE DI RUGGIERO (CZ) – 21 AGOSTO 2014 – Non  si arresta l’emergenza cinghiali. Anzi sembra invece che il “fenomeno” si sia allargato. A quanto pare, infatti, gli animali non si starebbero limitando solo alle scorrerie nelle campagne, nelle aziende agricole e nei noccioleti, ma si sarebbero spinti fino al centro abitato, alle aree rurali abitate e in prossimità di alcune abitazioni destando qualche timore per l’incolumità fisica delle persone.

 L’ammontare dei danni comincia a essere consistente  con intere piantagioni di nocciole, mais e altri prodotti agricoli totalmente annientate dalla furia devastatrice degli animali selvatici. Se dovesse continuare così. molte famiglie che vivono di agricoltura e di produzioni agresti avranno serie difficoltà ad andare avanti.

 Le segnalazioni si moltiplicano di giorno in giorno di pari passo con la presenza di allevatori, agricoltori e esponenti della associazioni agricole davanti alla sede comunale. E proprio dalla sede municipale qualche settimana addietro il sindaco Giuseppe Pitaro aveva lanciato alle istituzioni una richiesta di aiuto. Pitaro ha scritto all’assessore regionale all’agricoltura, al commissario straordinario della provincia di Catanzaro e al prefetto del capoluogo di regione chiedendo «immediati e urgenti interventi per i danni che decine di cinghiali liberi di scorazzare per il territorio stanno causando ai produttori di nocciole, agricoltori, aziende agricole e alberi circostanti».

 Pitaro cercava soluzioni. Per ora si è visto recapitare la risposta del viceprefetto vicario di Catanzaro Osvaldo Caccuri. Nella missiva il dirigente dell’ufficio territoriale di governo sottolinea come «appare evidente la necessità di valutare con ogni attenzione la possibilità di interventi incisivi per limitare i danni ai privati e a garanzia della pubblica utilità». Nell’immediato, e sottolineiamo nell’immediato, niente panacea. Vedremo cosa accadrà.

Intanto all’orizzonte si prospettano altre iniziative per venire a capo della questione. Tra queste quella concertata dal presidente del “Consorzio per la valorizzazione della nocciola di Calabria” Piero Martelli, dal dirigente locale di Confagricoltura e diversi produttori agricoli che hanno deciso di andare alla Regione Calabria, dal commissario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro coinvolgendo pure il Corpo Forestale dello Stato.