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PRIMO PIANO – GASPERINA (CZ) – La maltratta davanti al figlio, arrestato

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In manette V. N .  operaio di anni 45 con precedenti specifici ,è stato tratto in arresto dopo una segnalazione  fatta al centralino del 112 proprio dalla donna, stanca di subire continui maltrattamenti  e umiliazioni da parte del marito

Fonte. articolo di Gianni Romano (Il Quotidiano del Sud, in precedenza denominato Il Quotidiano della Calabria)

GASPERINA (CZ) – 7 OTTOBRE 2014 –   Uomini che maltrattano donne, mariti che umiliano le proprie mogli e spesso e volentieri davanti ai figli minori che subiscono traumi difficilmente superabili.

E’ successo ancora, è successo nella casa familiare, dove la donna dovrebbe  essere al centro dell’attenzione, ma invece spesso non è così. Un arresto per maltrattamenti in famiglia è stato effettuato dai carabinieri della stazione di Gasperina agli ordini del maresciallo capo Domenico Misogino.

In manette V. N .  operaio di anni 45 con precedenti specifici ,è stato tratto in arresto dopo una segnalazione  fatta al centralino del 112 proprio dalla donna, stanca di subire continui maltrattamenti  e umiliazioni da parte del marito. Una segnalazione che portava dritto  i militari presso l’abitazione dell’uomo che stava maltrattando la moglie davanti al figlio minore, non era la prima volta che questo accadeva.

Alla vista dei militari, l’uomo si oppone all’arresto oltraggiando gli stessi che provvedevano ad arrestarlo nella fragranza del reato, per maltrattamenti, oltraggio e resistenza ai militari, e conducendolo in cella di sicurezza in attesa del processo per direttissima, a disposizione del magistrato di turno. Il giudice per le indagini preliminare del tribunale di Catanzaro, Giovanna Mastroianni, nella direttissima ha deciso per l’uomo gli arresti domiciliari sino al 15 novembre, dove l’uomo dovrà ripresentarsi al tribunale per essere giudicato.

Quasi ogni giorno i mass media e i giornali ci parlano di un fenomeno socialmente molto significativo, quello della violenza contro le donne. La casa, luogo che per alcune donne è sicuro e privo di pericoli, per altre è un luogo di paura e di dolore; un luogo dove si sviluppa quella che è la violenza domestica. Per violenza domestica si intende quella che si realizza all’ interno della coppia e che ha come caratteristica prevalente la violenza verbale, psicologica e fisica con frequenti minacce e l’imposizione del rapporto sessuale.

Coloro i quali non sono implicati in tali relazioni si domandano spesso come una donna possa sopportare tali dinamiche, come possa continuare a rimanere accanto ad un uomo che la maltratta e che non ha considerazione di lei ma soprattutto come possa non considerare le ripercussioni sui propri figli di tali eventi; ci si domanda inoltre come un uomo che sostiene di amare la propria compagna di vita possa trattarla alla stregua di una schiava, senza alcun rispetto.  In tutta questa situazione le mogli spesso prima di metabolizzare gli eventi lasciano trascorrere moltissimo tempo legittimando i comportamenti del compagno, poiché pensano di aver sbagliato e che sia giusto essere punite, poiché pensano che rimanendo in tale situazione possono salvare la famiglia ed i figli, perché si sentono sole ed impotenti soprattutto se non lavorano e non sono autonome.

Alcune donne addirittura, nei rapporti discontinui in cui dopo il maltrattamento c’è la pace, si convincono che in uno di quei momenti di “piccola luna di miele” sia opportuno fare arrivare una gravidanza come segno di rinascita ed amore del rapporto. Le varie violenze minano l’autostima, intaccano la capacità della donna di aver un controllo su se stessa; ella arriva a pensare che non può ribellarsi, che non può separarsi, a credere di non valere niente e quindi di dover subire.

A maggior ragione se ci sono figli piccoli; infatti per la donna i figli sono un forte deterrente a non prendere decisioni. Quando sono piccoli, a maggior ragione la donna non se la sente di “togliere” loro il padre, e quindi si convince che sia meglio subire.