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PRIMO PIANO – CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – Mantenimento giudice di pace, gli amministratori fanno fronte comune

iustitia [1]

In una riunionefra i sindaci del territorio pare sia emersa la volontà di elargire tutti gli sforzi possibili per il mantenimento del Giudice di pace a Chiaravalle

Fonte: articolo di Dario Macrì (Il Quotidiano della Calabria)

CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 20 GIUGNO 2014 – Non si arena neppure di fronte alle difficoltà economiche l’intenzione degli amministratori del comprensorio chiaravallese e soveratese di mantenere nella città delle preserre gli uffici del Giudice di pace.

Le novità che giungono dal Ministero non sono rosee in quanto la ridefinizione dei mandamenti del Giudice di pace ridimensiona il progetto che con Chiaravalle comune capofila abbracciava anche i comuni del basso Ionio fino a Guardavalle. Così i comuni impegnati in questo progetto sono passati da 21 a 15: Chiaravalle, Soverato, Montepaone, Argusto, Gagliato, Cenadi, Centrache, San Vito, Petrizzi, Olivadi, Gagliato, Torre di Ruggiero, Cardinale più Montauro e Gasperina (prima non inclusi).

Il bacino d’utenza di questo mandamento così passa da oltre 50 mila unità a poco più di 32 mila. Con un aumento di costi della struttura che dovranno essere sostenuti esclusivamente dai comuni senza aiuti dallo Stato. Inoltre le nuove indicazioni provenienti da Roma prevedono un personale più corposo per gli uffici del Giudice di pace rispetto a quanto inizialmente preventivato; ora saranno necessarie 5 unità: un funzionario giudiziario (categoria “D”), un cancelliere, un assistente ed un operatore giudiziario (categoria “B”) ed un ausiliario (“categoria”B”). In definitiva le spese totali per l’importante presidio di legalità saranno di € 137.300,00 annue, da dividere fra i comuni coinvolti nel progetto in base alla popolazione (4,26€ pro capite). Queste cifre non spaventano gli amministratori, nonostante gli enti locali stiano vivendo una lunga fase di sofferenza economica.

Da una riunione fra i sindaci del territorio tenutasi lunedì sera presso la sede municipale di Via Castello in Chiaravalle, pare sia emersa la volontà di elargire tutti gli sforzi possibili per il mantenimento del Giudice di pace a Chiaravalle non solo per continuare a garantire un servizio alla popolazione (altrimenti costretta a rivolgersi alla numericamente ingolfata sede di Catanzaro), ma anche per non essere esclusi da un passaggio fondamentale, forse storico, che determinerà la completa ridefinizione della geografia giudiziaria italiana.