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PRESERRE (CZ) – TRASVERSALE, NON SOLO IL BITUME: SUL VIADOTTO SANT’ANTONIO ARRIVANO ANCHE I GUARDRAIL

La data di inaugurazione, in ogni caso, resta ufficialmente fissata per il prossimo 30 luglio

 di REDAZIONE  

 PRESERRE (CZ) – 8 LUGLIO 2016 –  Dopo il bitume, arrivano anche i guardrail. Prende forma il raccordo che collegherà il viadotto Sant’Antonio, lungo la Trasversale delle Serre, al pezzo di superstrada già aperto al transito dei veicoli nel territorio di Chiaravalle. Sembra, dunque, avvicinarsi la data della inaugurazione che, in ogni caso, resta ufficialmente fissata per il prossimo 30 luglio.

 Meno di un mese, a questo punto. I lavori, dunque, procedono celermente sotto la supervisione dell’Anas che punta a risolvere nei tempi previsti anche le problematiche più complesse di questo pezzo di Jonio-Tirreno. C’è da mettere mano, soprattutto, alla rotatoria che funge da svincolo all’altezza della località “Survia”. E sicuramente, saranno necessari interventi radicali per rendere sicura al massimo la transitabilità della Trasversale.

 Proprio a tale scopo si profilano all’orizzonte futuri, imminenti incontri operativi tra l’Anas e le amministrazioni comunali locali, per concordare in sinergia tutte le necessità del caso. Nel frattempo, il Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato” procede nella sua attività quotidiana di monitoraggio dei cantieri, aggiornando la cittadinanza, passo passo, sull’avanzamento delle opere in corso. Incassato il primo risultato, con l’apertura dello svincolo di Gagliato della superstrada, adesso tutte le attenzioni sono rivolte sul viadotto Sant’Antonio.

 Un’opera che, una volta resa fruibile, consentirà di collegare velocemente la costa jonica con l’entroterra collinare, i centri delle Preserre e i rilievi di Serra San Bruno. “Solo a quel punto la Trasversale potrà dirsi pronta al 50 per cento – ribadisce il Comitato. – Resteranno da realizzare: il tratto di Monte Cucco; la bretella Gagliato-Campo Petrizzi; il lotto Satriano-Gagliato; il lotto Vazzano-Vallelonga. In ogni caso, dopo mezzo secolo di parole al vento, finalmente qualcosa di concreto si muove sotto la spinta di una pacifica, motivata e concreta mobilitazione popolare”.