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PRESERRE (CZ) – TOUR CALABRESE DEL LIBRO “RITORNO ALLE RADICI. LE PIANTE SPONTANEE PER L’ALIMENTAZIONE E LA SALUTE”

In Calabria dal 10 al 13 maggio (a Lamezia, Polistena e Reggio, Vibo, Catanzaro) il “book tour” dell’intrigante manuale curato da Sandro e Maurizio Di Massimo  sulla storia e l’utilizzo delle piante spontanee per l’alimentazione e la salute

 di REDAZIONE 

PRESERRE (CZ) – 8 MAGGIO 2016 –  Un imperdibile e sorprendente “focus” da parte di due esperti di botanica ed erboristeria, e anche di risorse e peculiarità della regione bruzia, che vanta una grande quantità di piante a chilometro zero. In primis la liquirizia, introdotta dai monaci benedettini già intorno all’anno Mille; ma pure il bergamotto, sua esclusiva assoluta; e ttante altre come l’Asparago selvatico, la Borragine, il Finocchio selvatico, la Malva selvatica (quest’ultima ritenuta dai pitagorici una pianta sacra). Uno stimolo al riuso di piante di lunga tradizione, quale fondamentale risorsa nutrizionale nella salvaguardia della salute. Un necessario e contestuale “ritorno” ai saperi e ai sapori tradizionali, con le erbe non solo nutrimento, ma centro di miti, simbologie e rituali, oltre che fonti inesauribili di principi attivi e benefici.

La prassi di andar per campi a raccogliere erbe per uso alimentare e curativo, si è tramandata per secoli, da quando l’uomo da cacciatore e nomade, è diventato stanziale, quindi coltivatore. In ogni latitudine,  l’alimentazione a base di erbe è stata una costante, così come il loro utilizzo in medicina. L’impiego alimentare delle piante spontanee, è una pratica diffusa in tutt’Italia, ma la loro scelta varia nei diversi distretti regionali: alcune specie sono apprezzate sulle tavole di tutto il territorio, altre, invece, vengono raccolte e consumate solo all’interno di delimitate aree geografiche.

Nella tradizione calabrese, in particolare, ricoprono notevole importanza piante ad uso alimentare e medicinale come: l’Asparago selvatico a specifica azione diuretica utile per eliminare scorie e compensare la ritenzione idrica; il Bergamotto dalle elevate proprietà battericide e anche rimedio capace di innalzare il colesterolo buono (HDL) e di  ridurre il colesterolo cattivo, i trigliceridi, e la glicemia; la Borragine con proprietà emollienti, antinfiammatorie e rinfrescanti utile per curare vari disturbi dell’apparato respiratorio, gastro-intestinale e urinario; il Finocchio selvatico molto apprezzato in fitoterapia per la sua azione aperitiva, stomachica, digestiva, antispasmodica, antinfiammatoria, diuretica e depurativa; la Liquirizia con proprietà emollienti, antinfiammatorie, espettoranti, depurative, epatoprotettive, moderatamente antispasmodiche e diuretiche; la Malva selvatica ritenuta dai pitagorici una pianta sacra, emblema di saggezza e punto di incontro tra il mondo celeste e quello terreno, con azione antinfiammatoria, emolliente, vulneraria e lassativa.

Di questo interessante, quanto suggestivo argomento, si parlerà nei prossimi giorni in Calabria, con Sandro e Maurizio Di Massimo (il primo, biologo-etnobotanico; il secondo, erborista di indirizzo spagirico e ayurvedico) autori dell’intrigante “Ritorno alle radici. Le piante spontanee per l’alimentazione e la salute” Aboca Edizioni.

Il libro verrà presentato attraverso una vera e propria tournée, coordinata dai giornalisti Roberto Messina e Antonella di Tommaso che modereranno le varie presentazioni, col seguente calendario:

 Lamezia Terme – martedì 10 maggio
ore 11.00 Istituto “L. Einaudi”, via Leonardo da Vinci
ore 18.30 Libreria “Tavella”, via Crati 15/17

Polistena – Reggio Calabria – mercoledì 11 maggio
ore 10.30 Istituto “Renda” di Polistena, via Vescovo Morabito
ore 18.00 “Officine Miramare” Reggio C., via Fata Morgana 1

 Catanzaro – giovedì 12 maggio

ore 11.00 Istituto Agrario “V. Emanuele II”, via G. Cortese 1
ore 17.30 Biblioteca “De Nobili”, Villa Trieste

 Vibo Valentia – venerdì 13 maggio

ore 10.30 Liceo Scientifico “G. Berto”, Via Bitonto
ore 17.30 Sistema Bibliotecario Vibonese, via Ruggiero il Normanno

Il libro è in sostanza un manuale agevole e di facile consultazione, che vuole avvicinare i lettori alla conoscenza delle tante piante spontanee commestibili e facilmente reperibili nelle nostre campagne. Gli autori intendono stimolare il ritorno all’uso di piante selvatiche di lunga tradizione, che costituiscono una preziosa e grande risorsa nutrizionale e culturale e giocano un ruolo chiave nella salvaguardia della salute. Ciò, attraverso un necessario “ritorno” ai saperi e ai sapori tradizionali, con le piante intese non solo come nutrimento ma anche centro di miti, simbologie e rituali, oltre che fonti inesauribili di principi attivi e benefici. Numerosi gli usi tradizionali delle erbe che si evincono dalla lettura del testo e le tante “curiosità”. Rispetto ai numeri, basta considerare che su circa 300.000 piante, solo una percentuale tra lo 0,5 e il 10% è stata finora accuratamente studiata e quindi tante “scoperte” sono ancora possibili.

Oltre agli aneddoti storici, il libro offre un aiuto concreto e preziosi suggerimenti pratici su come utilizzare e rendere più salutare, originale e vivace, la cucina, grazie a piante dai nomi arcani, ma conosciutissime fin dalla notte dei tempi: come le radici di crespigno, i fusti più teneri dello scolimo, le foglioline della portulaca. L’alimentazione delle generazioni passate era caratterizzata dalla scarsità di prodotti animali e dall’abbondanza di erbe e frutti selvatici. I cibi di origine vegetale hanno spesso rappresentato l’unica alternativa capace di assicurare il minimo necessario alla sopravvivenza.

Alcune piante selvatiche come il Timo, l’Origano, la Menta, il Ginepro comune presentano proprietà stomachiche e digestive. Altre, come il Tarassaco, la Bardana, il Carciofo, il Rosmarino, la Lattuga selvatica, l’Ortica, la Parietaria si contraddistinguono per le loro virtù disintossicanti, depurative, toniche e rigeneranti. Molte erbe di campo, tra cui la Cardogna, il Caccialepre, la Radicchiella contengono poi principi amari che svolgono un’azione aperitiva, digestiva, stimolante della cistifellea favorendo produzione e deflusso della bile. Senza dimenticare, infine, piante e frutti selvatici ricchi di sostanze antiossidanti, capaci di contrastare gli effetti negativi dei radicali liberi come Aglio, Aspraggine, Crespigno, Giuncolina, Prugnolo, tra le specie spontanee contenenti sostanze ad azione antiossidante.

 Tutti i partecipanti riceveranno un kit in omaggio con alcuni campioni di prodotti Aboca.

Iniziativa realizzata con la collaborazione di:

UNPLI Provincia Catanzaro – Pro Loco Catanzaro – Slow Food Calabria – AIG\Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù – Meraviglia Italiana – Biblioteca “G. De Nobili” Catanzaro – Sistema Bibliotecario Vibonese – Associazione “Officine Miramare” Reggio Calabria – EDN\Excellence Dental Network – Farmacia Labadessa, Vibo Valentia – Istituto Agrario “V. Emanuele II”, Catanzaro – Istituto “L. Einaudi”, Lamezia Terme – Istituto “G. Renda”, Polistena -Liceo Scientifico “G. Berto”, Vibo Valentia

 Si ringraziano:

Libreria Tavella, via Crati – 15/17 – Lamezia Terme – tel. 0968 28555
Libreria Nuova Ave,  Corso Garibaldi, 206 Reggio Calabria – tel. 0965 23533
Libreria Donchisciottelibri – UBIK, via del Progresso 2 – Catanzaro – tel. 0961 34213
Mondadori Bookstore, Corso V. Emanuele, 26 – Vibo Valentia – tel. 0963 45923

 Per ulteriori dettagli: Ufficio Stampa Aboca Museum

Tel. 0575/ 746348 – E-mail ufficiostampa@aboca.it [1] Web www.abocamuseum.it [2]