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PRESERRE (CZ) – “TASK FORCE” CONTRO VACCHE SACRE, COLDIRETTI: «AZIONE FONDAMENTALE»

Molinaro: individuare i proprietari, bloccare i pagamenti comunitari e sequestrare gli animali

 di REDAZIONE

PRESERRE (CZ) – 3 FEBBRAIO 2018 – Occorre, ad avviso di Coldiretti, proprio per la dimensione del fenomeno dei “bovini vaganti” che si estende alla   Piana di Gioia Tauro e altre zone delle Calabria e quindi riguarda più comuni, un forte intervento della Task Force Regionale di Sanità Veterinaria,  che ha gli strumenti legislativi per intervenire.

 Tale impostazione  – sostiene la Coldiretti in una lettera alla task force veterinaria, al presidente Oliverio e al Prefetto di Reggio Calabria – è necessaria anche perché la Regione Calabria non è ufficialmente indenne da epizozie bovine.

 Infatti i bovini potrebbero essere sicuramente affetti da epizozie e questo, è evidente, non tutela i consumatori e gli allevatori che rispettano le regole.

 Tra l’altro vi è il rischio di contaminazione con altri animali e quindi si potrebbero sviluppare “focolai” che metterebbero in ginocchio l’economia agricola del territorio. Parimenti, a nostro avviso si potrebbe sviluppare un controllo maggiore  sulla macellazione clandestina.

 Nel combinato tra l’azione della Task Force Veterinaria  è la forte iniziativa, voluta e coordinata dal sig. Prefetto di Reggio Calabria  – continua -si possono ottenere risultati importanti e significativi che rafforzano la coscienza collettiva che è emersa con nitidezza. 

 Coldiretti non si ferma qui! Alcuni di questi “bovini vaganti”,  – si legge nella lettera – sono identificati con lo speciale marchio auricolare e quindi attraverso l’incrocio dei dati depositati presso la Banca Dati Nazionale, si può facilmente arrivare al proprietario; la proprietà degli animali, deve poi trovare riscontro, come previsto dalla normativa,  nel possesso, a vario titolo, di terreno agricolo.

 Per i bovini contrassegnati, vi è il forte sospetto che i proprietari in questi anni hanno ricevuto anche i premi comunitari. In  conseguenza di ciò, chiede, nel rispetto assoluto delle prerogative della Regione,  l’opportunità di fare specifici accertamenti in questa direzione e una volta identificati, non solo bloccare le domande di pagamento diretto ai proprietari dei bovini ma anche eventualmente altre forme di finanziamento pubblico e il sequestro dei bovini.  Questa, è una misura che  può essere estremamente efficace.          

 Coldiretti nel condividere e dare sostegno alle azioni che si sono intraprese, intende offrire il proprio contributo nell’ottica di ampliare il raggio d’azione e consentire un rafforzamento delle misure già adottate.

 La metodologia messa in campo dal Prefetto di Reggio Calabria, costituisce sicuramente una importante innovazione ed è di notevole  rilevanza anche perchè  ha trovato un forte sostegno da parte di cittadini, amministrazioni comunali e altri soggetti, sminando neutralità e indifferenza.

Adesso bisogna proseguire a tamburo battente e debellare questo fenomeno.  Il permanere di una tale condizione  pregiudica il presente e il futuro del territorio in tutti i suoi aspetti: economici, sociali e culturali e nella reputazione.