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PRESERRE (CZ) – LA VERITA’ CI RENDERA’ LIBERI (O ALMENO GIUSTIZIA)

Riceviamo e pubblichiamo 

PRESERRE (CZ) –  12 MAGGIO 2016 –  «Ho appreso da organi di stampa online come oramai le mie dimissioni da Responsabile della Unità Operativa di Vibo Valentia di Protezione Civile siano divenute di dominio pubblico.

Avrei voluto, ed ho provato a farlo, uscire di scena in maniera più sobria e riservata ma, mio malgrado, devo prendere atto di essere tra i primi a esternare un malessere oramai cancrenoso ed intollerabile verso talune gestioni della cosa pubblica trasformate a mò di spot elettorale prive di contenuti reali.

Ribadisco, a buon intendimento almeno delle persone a me care, che la mia salute non è alla base delle mie dimissioni e che se ho addotto a motivazioni di salute il mio passo indietro è solo ed esclusivamente per non cagionare imbarazzo in chi, di dette dimissioni, avrebbe dovuto prenderne atto.

La libertà intellettuale e di pensiero che mi vanto di esser mie non mi permettevano più di tollerare mistificazioni e falsità che oramai permeano la Protezione Civile Regionale. Il vero divenuto falso, l’interesse personale alla poltrona passata come difesa di interessi collettivi, credo siano il modo peggiore di gestire la cosa pubblica, ma soprattutto impediscono di essere UOMINI e DONNE degne di questo nome.

Non posso esimermi dal ringraziare gli amici ed i colleghi che mi sono rimasti vicini prima e soprattutto dopo le mie dimissioni, il sindacato CISAL che sta combattendo come don Chisciotte contro i mulini a vento del malaffare e del poltronificio dilagante.

A tutti coloro che leggono chiedo di provare a guardare sempre oltre le apparenze, a non farsi imbambolare da stregoni improvvisati e di chiedersi sempre che interesse ha una certa persona a dire o fare talune cose. Io posso dichiarare, senza alcun tema di smentita, di aver accettato senza altri fini l’incarico affidatomi e di averlo restituito con altrettanta serenità d’animo.

Siamo tutti coscienti che la Giustizia non è di questo mondo, ma noi viviamo in questo mondo».

                                                                                                    Dott.ssa Rossella Pontoriero