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PRESERRE (CZ) – INCHIESTA COMUNE COSENZA, CI SONO SEI INDAGATI

Coinvolti funzionari e imprenditori, Gdf acquisisce documenti

Fonte: ANSA.IT CALABRIA 

PRESERRE (CZ) –  21 MAGGIO 2016 –  La Guardia di finanza ha compiuto ieri una perquisizione nella sede del Comune di Cosenza nell’ambito di un’inchiesta della Procura nella quale sono indagate sei persone con l’ipotesi di abuso d’ufficio. L’inchiesta riguarda gli affidamenti diretti fatti dall’Ente negli ultimi quattro anni per lavori di importo inferiore ai 40 mila euro. Le indagini riguardano anche appalti che sarebbero stati divisi in più tranche per ridurne l’importo.

Un avviso di garanzia è stato notificato a Carmine Potestio, capo Gabinetto dell’ex sindaco Mario Occhiuto; ai dirigenti comunali Domenico Cucunato e Carlo Pecoraro; al responsabile della ditta Medlabor Antonio Scarpelli ed agli imprenditori Francesco Amendola e Antonio Amato. In Comune i finanzieri hanno acquisito numerosa documentazione e sequestrato 15 computer. Perquisizioni sono state eseguite dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria anche nelle case e negli uffici degli indagati. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto di Cosenza Marisa Manzini.

“Si tratta di una vicenda frutto del clima avvelenato che da tempo si sta creando attorno alle elezioni comunali della nostra città”. Così il sindaco uscente e candidato a primo cittadino di Cosenza Mario Occhiuto commenta l’inchiesta che vede indagati, tra gli altri, il suo ex capo di gabinetto e due dirigenti dell’Ente. “Dal canto mio – prosegue – non posso che ribadire la massima fiducia verso la magistratura che, in seguito a esposti e denunce continue, deve obbligatoriamente svolgere tutti gli accertamenti del caso. Così come ho piena fiducia verso i dirigenti e verso il mio ex capo di gabinetto che conosco fin da quando ero ragazzo e del quale posso affermare in maniera assoluta che si contraddistingue per un’integerrima onestà.

“La notizia della perquisizione da parte della Guardia di finanza negli uffici del Comune di Cosenza nell’ambito di un’inchiesta in merito a presunte ‘ditte amiche’ a Palazzo dei Bruzi, non ci sorprende”. Lo affermano, in una nota, Ernesto Magorno, deputato del Pd e segretario regionale del partito, e Luigi Guglielmelli, segretario provinciale. “Siamo certi – proseguono – che la magistratura e le forze di polizia andranno fino in fondo con le indagini. Siamo anche sicuri che i cittadini terranno conto nel voto per le prossime elezioni amministrative di quanto sta succedendo a palazzo dei Bruzi e volteranno pagina”.