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PRESERRE (CZ) – IMMIGRAZIONE, GIOVANI DEMOCRATICI BASSO IONIO: «NO A CULTURA DELL’ODIO»


Riceviamo e pubblichiamo:

 PRESERRE (CZ) – 21 FEBBRAIO 2018 – «Per sua natura Davoli è paese di transizione. Da sempre è paese di transizione di vite, di ragazze e ragazzi provenienti “dai quartieri dove il sole del buon Dio non dà  i suoi raggi”, per dirla con le parole di De Andrè: un elemento identitario che differenzia e caratterizza la storia della nostra comunità.

Per questo rimaniamo basiti di fronte ad iniziative come quella promossa da Fratelli d’Italia sull’immigrazionismo. Non vogliamo negare la complessità che il tema dell’immigrazione porta con sé, ma gestire i flussi è una sfida che non si può combattere a suon di convegni sul tema che non possono condurre ad altro risultato se non quello di far leva sulla paura delle persone.

Una scelta frutto di classi dirigenti improvvisate che offrono un’immagine distorta e dannosa della nostra cittadina

È importante garantire tanto i diritti di chi fugge dalle guerre e dalle carestie quanto quelli di chi accoglie: queste due istanze vanno tenute in equilibrio fra loro, con la consapevolezza che l’accoglienza ha un limite nella capacità di integrazione. È così che pensa e agisce una grande democrazia.

Ci si dimentica forse con facilità che la gestione dei flussi migratori ha un nome e cognome preciso: Bossi-Fini. E ci si dimentica, inoltre, di quando esponenti della coalizione di destra, additavano noi meridionali come la “razza” dalla quale allontanarsi o sentirsi superiori.

Noi ricordiamo bene.

Questa iniziativa marca ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, il confine tra destra e sinistra; tra chi si alimenta della paura, la coltiva per accaparrarsi qualche voto in più, e chi non tace i problemi ma li affronta con responsabilità e proposte lontane dalla demagogia.

Come Gd vogliamo rappresentare Davoli come città accogliente, attenta agli ultimi e capace di integrazione sociale e culturale. Molto è da fare, ma siamo in campo per condurre una campagna elettorale determinante per l’Italia. Lo facciamo uscendo dai social carichi di odio e rancore, e tornando al vecchio volantinaggio, al confronto franco e sincero con la gente.

La categoria dell’odio non rientra nella nostra visione di Politica e di mondo, dunque invitiamo a chi soffia sul vento della paura, di fermarsi prima che sia troppo tardi e tutti ne pagheremo le conseguenze. Invitiamo anche tutte le forse di centrosinistra presenti nel territorio, di partecipare insieme ai Giovani Democratici alla mobilitazione territoriale prevista per il 24 e 25 febbraio; insieme sicuramente siamo più forti.

Ci vediamo per strada, con la gente, fra la gente».

 Giovani Democratici Basso Ionio 

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