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PRESERRE (CZ) – I TEMPLARI A ROCCELLETTA DI BORGIA

Lo Storico Giuseppe Pisano ne ha parlato durante un convegno svoltosi alla biblioteca comunale di Davoli organizzato dall’associazione di Volontariato Vincenziano

Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)

PRESERRE (CZ) – 13 LUGLIO 2016 –  Suscitano particolare interesse, come si sa, i cavalieri Templari con i loro misteri e, a giudicare dalla folta partecipazione, si può dire che suscitano interesse i convegni del professore Giuseppe Pisano che da alcuni anni si occupa, quasi in solitario, del fenomeno della presenza templare in Calabria.

Il 25 giugno scorso, infatti, si è tenuto a Davoli presso la Biblioteca pubblica, organizzato dall’associazione di Volontariato Vincenziano, un convegno dal titolo: “I Templari: ombre e misteri”. Ospite d’onore, appunto, lo studioso soveratese Pisano il quale ha relazionato sulla sua ultima pubblicazione relativa a Umbriatico, paese recentemente venuto alla ribalta grazie alla riscoperta di alcune reliquie legate a Cristo e Maria SS.ma conservate presso la chiesa di San Donato e ad una serie di straordinari collegamenti, effettuati con grande cura e meticolosità da Pisano, che fanno pensare a una quasi sicura presenza dei cavalieri dell’Ordine del Tempio nel borgo fortificato medievale umbriaticese. Letteralmente ipnotizzata la platea di fronte alle spiegazioni dello studioso soveratese, introdotto da Aldo Marcellino, sulla presenza di una Sacra Spina di Gesù che il 25 Marzo scorso (Venerdì Santo) è stata vista improvvisamente sanguinare da centinaia di fedeli e curiosi.

A tale riguardo Pisano ha fatto vedere una foto scattata da un cellulare intorno alle ore 14,00 in cui si nota chiaramente parte della Spina di colore rosso sangue. Non sono mancate inoltre le spiegazioni, da parte dello storico di Soverato, autore del saggio dal titolo “Ombre Templari a Umbriatico”, su altre particolarità di questo paesino del crotonese legate ai cavalieri rossocrociati (tra queste la notizia del ritrovamento di tombe di cavalieri in armi vicino a una chiesa) e sulla cripta segreta della ex cattedrale, probabile luogo di ritrovo dei Templari interessati agli studi di astronomia. Ma forse la vera chicca della serata è stata la presentazione di un nuovo studio sulla chiesa di Santa Maria della Roccella situata in località Santa Maria della Roccella, la cui denominazione richiama in modo impressionante alla famosa località templare francese di La Rochelle il cui porto era il più ricco d’Europa.

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Da tempo ci si domanda perchè un edificio cultuale così grandioso (il secondo della Calabria, che supera i 70 metri di lunghezza) sia stato costruito – o ricostruito – in una zona ben visibile dal mare e spopolata già da tempo a causa delle frequenti incursioni saracene. Alcuni sostengono che tale costruzione presenta elementi che riconducono all’architettura templare e sembra proprio che nella città francese di La Rochelle esistesse una chiesa, con annessa precettoria, che aveva le stesse dimensioni e forma della chiesa calabrese. Si suppone che le navi dell’Ordine del Tempio provenienti dalla Francia, dirette in Terrasanta, erano abituate a fare scalo a La Roccelletta per rifornimento ed altro ancora, prima di puntare per la Palestina. A dar manforte a questa ipotesi – suffragata dalla presenza nella vicinissima chiesa parrocchiale di Santa Maria della Roccella di una scultura la Madonna Odighitria (venerata dai Templari) e da un documento trovato presso gli archivi vaticani (“aiuto dè Cristiani Viandanti”) – è stato il professore Pisano il quale, durante il citato convegno, ha sfoderato due vere e proprie chicche che fanno restringere ancor più i dubbi sulla possibilità che la Roccelletta sia stata una base dei Templari.

Pisano ha fatto vedere una foto che ritrae una croce di marmo, da lui stesso scoperta, con le estremità svasate (a coda di rondine) presente sulla parete esterna della chiesa di Santa Maria della Roccella (sul lato che guarda a Gerusalemme) che è pressoché identica alla croce templare esistente nel cortile della Commenda di La Rochelle (scultura sopravvissuta al massacro e alla distruzione compiuta dal cardinale Richelieu nel 1628).

Ma le sorprese non sono finite qui, infatti il professore soveratese ha fatto notare come tracciando una linea retta da La Rochelle a Gerusalemme questa passa esattamente da La Roccelletta. Argomentazioni queste che lasciano sorpresi e che con ogni probabilità attrarranno numerosi studiosi e appassionati.