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PRESERRE (CZ) – DIGA MELITO, MANNO “ALZA IL TIRO”: «IN MASSA ALLA REGIONE E A PORTA PIA»

“Se  no finanziamento, lunedì prossimo inizieremo una serie di proteste clamorose alla Cittadella calabrese e a Roma davanti al Ministero”

 di Franco POLITO

PRESERRE (CZ) –  “Anche il limite ha una pazienza” diceva Totò in un uno dei suoi celebri film.

Sulla Diga Melito, Grazioso Manno, presidente del consorzio di bonifica Ionio Catanzarese, è andato oltre il limite dell’attesa. Tant’è che ha deciso di non indugiare più. Il tempo delle “riflessioni” per vedere trasformati in fatti e atti le promesse è scaduto per davvero.

E che non ci sia più spazio per la diplomazia lo si evince dalle sue parole. «Mollare? Mai! Desistere? Mai pensato!» Il numero uno della bonifica catanzarese, consapevole del momento storico, alza il tiro e annuncia ulteriori iniziative.

Lunedì prossimo 15 gennaio dalle ore 12  sarà alla Cittadella Regionale. L’intendimento è chiaro: avere confermato il pieno appoggio al finanziamento dell’importante opera da parte della Regione attraverso una interlocuzione diretta con il Ministro alle Infrastrutture Graziano Del Rio. Insomma il Presidente Oliverio deve spendere tutta la sua autorevolezza per non vedere svanire la possibilità di finanziare la Diga.

“Non rinuncio  – insiste Manno – a questa battaglia di civiltà e legalità per la realizzazione dell’invaso che da anni mi vede impegnato e trova larghissima condivisione nei sindaci dei 55 comuni interessati all’opera, nelle forze sindacali, associative, ordini professionali, forze politiche e tantissimi cittadini che in questi giorni non hanno fatto mancare il loro sostegno. Sarebbe un delitto – prosegue Manno – non mettere a regime i notevoli ed evidenti punti di forza che oggi ha il finanziamento della Diga. 

L’articolo 49 della Legge di Stabilità, che prevede il finanziamento pluriennale del Piano Invasi,  delinea, oltre ogni ragionevole dubbio,  in modo perfetto e lineare le caratteristiche che un’opera deve avere per essere finanziata: La Diga è in stato di progettazione; il Consorzio ha la concessione di derivazione dell’acqua; l’iscrizione dell’opera nella Banca dati della Pubblica Amministrazione.

Inoltre atti di indirizzo in sedi istituzionali, per tutti la Conferenza Stato – Regioni del 27 luglio 2017, convocata dal Ministro all’Ambiente Galletti, dove il Presidente Oliverio si è chiaramente espresso per la realizzazione dell’opera che porta acqua alla Calabria centrale e a offre possibilità di occupazione.

Ottenere il Decreto di un primo finanziamento da parte del Ministero alle Infrastrutture, significa attivare, come già abbiamo comunicato alla Regione, le possibilità di finanziamento con il Piano Juncker che vede il diretto coinvolgimento della BEI (Banca Europea per gli Investimenti) e della Regione che può “marchiare a fuoco” un investimento essenziale nelle risorse idriche. 

“Questo un primo step, precisa Manno, proprio perché ritengo che il Presidente Oliverio deve svolgere un ruolo da protagonista. Se questo però non bastasse  – rilancia Manno – siamo pronti a fare di più. Di cosa si tratta?  Una  protesta eclatante a Roma a Porta Pia, davanti al Ministero delle Infrastrutture.

Insomma appare legittima, una  “seconda Presa di Porta Pia” annuncia Manno, una manifestazione di protesta e proposta a difesa di un’opera che vuole assicurare sviluppo e lavoro alla Calabria e ai calabresi.