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PRESERRE (CZ) – DIGA MELITO, MANNO A OLIVERIO: «UN “DOVERE ISTITUZIONALE” PRENDERE POSIZIONE», BORDATE ANCHE A PD E M5S (AGGIORNATO)

AGGIORNATO, OGGI, ORE 08: 56

Non mancano le “bordate” contro il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle

PRESERRE (CZ) – 21 GENNAIO 2018 – «Mi domando – ci dice Manno –  tutti si sono espressi, a tutti i livelli, ed in tutti i modi. Come mai solo il Pd non si è espresso sulla validitò della Diga sul fiume Melito?

Questo “assordante silenzio” è assolutamente inspiegabile da parte del partito di governo regionale e nazionale».

E ancora, una domanda diretta «agli amici consiglieri regionali del Pd Enzo Ciconte e Tonino Scalzo.

Sanno che la diga sul Melito, tra l’altro, risolverà i problemi di acqua potabile anche dei Comuni di Catanzaro e Lamezia Terme? Stessa cosa chiedo all’on. Parentela dei 5 Stelle.

Ed allora perché non si esprimono, nonostante vi sia stata una impressionante campagna mediatica sulla questione?»

 “Ti chiedo fermamente, e per l’ennesima volta, di fare la tua parte”

di Franco POLITO

PRESERRE (CZ) – 20 GENNAIO 2018 – Una comunicazione per dire e ribadire che la diga sul Melito non è un fatto personale.

E come potrebbe esserlo visto che l’invaso di Gimigliano, storico incompiuto in provincia di Catanzaro, avrebbe dovuto dare acqua alla Calabria Centrale e lavoro a migliaia di persone

Grazioso Manno, presidente del consorzio di bonifica Ionio Catanzarese, lo ha riaffermato al governatore della Calabria, Mario Oliverio, chiedendogli (per l’ennesima volta) un impegno concreto in favore dello sbarramento.

«Ti chiedo fermamente   – si legge nella comunicazione inviata al presidente della Calabria – di fare la Tua parte. In ogni caso io non mi fermerò fino a quando non vedremo quest’opera non solo rifinanziata, ma finalmente realizzata e funzionante. Mi auguro sinceramente che Tu raccolga questo appello, che non è l’appello di Grazioso Manno, ma è la richiesta di tante, tante, tantissime persone».

Manno ricorda gli svariati (e ultimi) attestati di vicinanza. «Al di là di quanto accaduto in questi giorni – si legge ancora -, ritengo che Tu, come massimo rappresentante istituzionale della Regione, debba prendere una ferma e decisa posizione sulla Diga del Melito. Tutti, e sottolineo tutti, con dichiarazioni alla stampa, messaggi ed e – mail, si sono espressi a favore di questa grande opera pubblica, il cui valore strategico é ormai noto. Ti chiedo, una volta per tutte,  una immediata dichiarazione in tal senso ed una interlocuzione altrettanto immediata per avere un incontro con il Ministro Delrio, in modo che vengano accolte le nostre ripetute richieste: il finanziamento di euro 14 milioni per realizzare il progetto definitivo e cantierabile, ed euro 4.5 milioni per le indagini».

Manno non si stanca di ripetere a Oliverio che «oggi non ci sono più ostacoli: la Diga sul Melito ha tutte le caratteristiche previste dal Piano Invasi inserito nella Legge di stabilità, recentemente approvata in Parlamento».

Poi, da presidente, ricorda al presidente che il ruolo comporta “gravosi uffici”. «Ritengo, Signor Presidente –  scrive ancora –  che sia un Tuo preciso “dovere Istituzionale”  agire in tal senso. Ritengo sia un Tuo preciso dovere Istituzionale” batterTi per un’opera che cambierà il volto di tutta la Calabria centrale. Ritengo sia un Tuo preciso “dovere Istituzionale” ascoltare le tantissime voci che si sono alzate a difesa di questa opera. Ritengo sia un Tuo preciso “dovere Istituzionale “impegnarTi per un’opera che darà sviluppo ed occupazione, in una terra che ha fame di lavoro. Ritengo sia un Tuo preciso “dovere Istituzionale ” dare conto alle istanze che provengono da 55 comuni della provincia di Catanzaro e che riguardano circa 500.000 abitanti. E potrei aggiungere tanti altri precisi “doveri Istituzionali”».

Infine l’annuncio che la battaglia di legalità e civiltà, per la quale si sta battendo da tempo, andrà avanti. «Presidente  – conclude – , da anni, molti anni lottiamo quotidianamente per realizzare la Diga sul Melito. Siamo ormai alle battute finali. Io Ti chiedo fermamente di fare la Tua parte. In ogni caso io non mi fermerò fino a quando non vedremo quest’opera non solo rifinanziata, ma finalmente realizzata e funzionante».