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PRESERRE (CZ) – CONSIGLIO REGIONALE APPROVA BILANCIO PREVISIONE

Passa manovra che ammonta complessivamente a circa 6 miliardi

di REDAZIONE

PRESERRE (CZ) –  20 DICEMBRE 2017 – Il Consiglio regionale ha approvato il Bilancio di previsione 2018-2010 della Regione, il Documento di economia e Finanza (Defr) e il Collegato alla manovra di finanza.

La seduta, iniziata con un ritardo di oltre 5 ore rispetto all’orario di avvio prefissato, si e’ aperta con l’inversione dell’ordine del giorno che al primo punto prevedeva l’informativa del presidente della Regione Mario Oliverio sullo stato della sanita’ in Calabria: una decisione che ha provocato la protesta del consigliere regionale del Pd Carlo Guccione, che ha votato contro l’inversione perche’ “la sanita’ e’ una questione centrale, visto che la Calabria rischia di avere tasse come Irap e Irpef piu’ alte d’Italia e rischia il blocco delle assunzioni.

In questi giorni – ha detto Guccione – abbiamo saputo dalla voce del ministro Lorenzin che il commissariamento della sanita’ durera’ altri due anni, e abbiamo saputo che il presidente della Regione non si incatenera’ piu’ a palazzo Chigi. Questa melina sulla sanita’ deve finire”.

L’inversione dell’ordine del giorno, proposta dalla conferenza dei capigruppo, e’ stata pero’ approvata e quindi l’aula e’ passata all’esame del Bilancio della Regione.

La manovra e’ stata illustrata dal vicepresidente della Giunta Antonio Viscomi, titolare della delega al Bilancio, che ha evidenziato come “il bilancio di competenza della Regione per il 2018 ammonta complessivamente a circa 6 miliardi”, oltre il 60% dei quali assorbiti dalla sanita’. Le entrate “libere da vincoli da destinare a finalita’ autonomamente definite dalla Regione – e’ scritto nel documento contabile – ammontano a 779,5 milioni, pari al 13% delle risorse autonomamente iscritte in bilancio”. Viscomi ha ricordato le difficolta’ di riscossione delle tariffe su acqua e rifiuti dai Comuni chiedendo agli enti locali calabresi “un nuovo patto di lealta’”.

Dalla manovra poi emerge che “la spesa finanziata con risorse autonome e’ fissata per il 2018 in 779 milioni: e’ questo l’importo sul quale la Giunta prima e il Consiglio regionale poi possono operare delle scelte di carattere discrezionale”, fermo restando tuttavia che “gran parte di questo importo e’ destinato a spese di carattere obbligatorio (personale, mutui, contratti, accantonamenti) o utilizzato per far fronte alle emergenze sociali e occupazionali della regione e quindi difficilmente rimodulabile”.

Le spese di funzionamento, le spese per il personale della Giunta e del Consiglio e quelle per i mutui rappresentano il 40% delle spese autonome. Scendendo nel dettaglio, la proposta di utilizzare i 779 milioni riguarda, tra le varie, il finanziamento delle spese per il personale della Giunta per circa 114 milioni, delle spese per il funzionamento del consiglio regionale (compresi indennita’ ai consiglieri regionali e i vitalizi agli ex consiglieri regionali) per 58 milioni, il finanziamento di spese per la sanita’ per circa 9,6 milioni, il trasferimento di 117 milioni agli enti sub regionali (di cui 72 milioni per “Calabria Verde”), gli stanziamenti per il precariato per 54 milioni, il finanziamento di 32,6 milioni per il trasporto pubblico locale, accantonamenti per 69 milioni al fondo crediti di dubbia esigibilita’ e accantonamenti per far fronte a pignoramenti, a titolo di fondo rischi, alla copertura delle perdite delle societa’ partecipate e a debiti fuori bilancio per 29 milioni.

Da segnalare, nell’ambito dell’esame del Collegato alla manovra, la discussione di un emendamento, presentato dal consigliere regionale del Pd Michele Mirabello, che da’ alla Giunta l’indirizzo per prevedere l’istituzione di un’azienda sanitaria unica regionale, chiamata a occuparsi della rete territoriale, e cinque aziende ospedaliere: l’emendamento ha ricevuto in aula l’apprezzamento del presidente della Regione Oliverio perche’ – ha detto il governatore – “e’ necessario andare a una riorganizzazione radicale del sistema sanitario” anche se poi Oliverio ha chiesto a Mirabello “di ritirare l’emendamento perche’ e’ nostra intenzione adottare questa proposta come testo base per un approfondimento e un coinvolgimento con tutto il settore e con tutte le istituzioni calabresi in modo da tornare entro fine gennaio con un’ipotesi di riforma del settore”.

Contrarieta’ all’ipotesi di un’azienda sanitaria unica e’ stata espressa dal consigliere regionale della Casa delle Liberta’ Gianluca Gallo, che ha ricordato “il fallimento della precedente riforma delle Asp, peraltro invisa allo stesso Oliverio quand’era presidente della Provincia di Cosenza, che ha finito con lo spogliare i territori”.

Anche il capogruppo di Forza Italia Alessandro Nicolo’ si e’ detto perplesso della proposta Mirabello perche’ “oggi siamo chiamati a discutere di altre cose, quindi sarebbe il caso che la maggioranza si mostri piu’ responsabile nel modo di procedere”. Il capogruppo del Pd Sebi Romeo e il vicepresidente del consiglio regionale Enzo Ciconte, del Pd, hanno sottolineato invece la valenza della proposta di Mirabello, che – hanno detto – “configura un progetto di riforma della sanita’”, plaudendo comunque alla scelta di Oliverio di “sentire tutte le istituzioni e le forze economiche e sociali chiamate a dare un contributo alla riforma della sanita’”.

Carlo Guccione del Pd non ha pero’ mancato di rilevare “qualche ipocrisia sulla sanita’, visto che gia’ nel marzo 2015 si era presentata una proposta di legge sull’azienda unica sanitaria, per questo e’ arrivato il momento della chiarezza, altrimenti il ruolo di quest’aula e’ finito”.

Esaurito il dibattito sull’azienda unica sanitaria il consiglio regionale ha ripreso a confrontarsi sulla sessione di bilancio, con la presentazione di una decina di emendamenti, a firma soprattutto del capogruppo di Forza Italia Nicolo’, tutti respinti dalla maggioranza.

“Un atteggiamento di chiusura totale che – ha commentato Nicolo’ – non si era mai visto, a forza di parlare di bilancio ingessato questa Regione e’ sempre piu’ ferma ormai impensabile riconoscere debiti fuori bilancio che scaturiscono da cattiva gestione, c’e’ una responsabilita’ non politica ma amministrativa che non puo’ ricadere ne’ sui consiglieri ne’ sulla Giunta.

Bisogna mettere una linea definitiva per non votare piu’ queste pratiche e – ha aggiunto Greco – invertire la tendenza avviando una seria analisi finalizzata anche ad applicare sanzioni ai dirigenti inadempienti”. Sulla manovra hanno espresso voto contrario le opposizioni di Forza Italia e della Casa delle Liberta’.

La seduta e’ proseguita con l’informativa del presidente della Regione Mario Oliverio sullo stato della sanita’ in Calabria.