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PRESERRE (CZ) – CARBURANTE AGRICOLO, COLDIRETTI:«MOLTE PAROLE E POOCHI FATTI»

Molinaro: “Ormai è una telenovela dove anche le cose semplici diventano complicate. E a pagare sono gli agricoltori”

 di REDAZIONE

PRESERRE (CZ) – 3 SETTEMBRE 2016 –  “La semplificazione e la sburocratizzazione sono elementi distintivi e necessari di una buona amministrazione ma anche su cose semplici il Governo Regionale si attarda con grave nocumento per le aziende agricole che devono impiegare tempo ed energie dietro le carte”.

E’ il caso delle procedure per l’assegnazione del carburante agricolo – sottolinea Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – una telenovela infinita iniziata oltre un anno fa dopo il trasferimento della delega dalle Amministrazioni Provinciale alla Regione. La Coldiretti Calabria – continua – ha continuamente sollecitato la semplificazione di norme e procedure per l’assegnazione del carburante agricolo alle imprese e a luglio scorso, aveva visto la luce la delibera di Giunta che aveva dato il via alla semplificazione amministrativa, valorizzando la sussidiarietà.

Avevamo – prosegue – apprezzato pubblicamente il provvedimento, affermando che questa è “la politica buona ed efficiente che piace agli imprenditori agricoli calabresi”. Inopinatamente invece siamo ancora al palo e la delibera è stata impallinata e non si sa bene da chi e perché! Insomma mentre si inneggia a liberare la Regione da lacci e laccioli inutili, questa vicenda che di per se è semplice, è di segno oppostoCollegata a tutto questo, vi è poi la questione dell’assegnazione supplementare di carburante agricolo necessario per maggiori esigenze di irrigazione delle colture, che in sofferenza per il caldo e per l’andamento climatico ormai va fino a novembre.

Anche in questo caso un nulla di fatto – sottolinea il presidente di Coldiretti – eppure in applicazione dell’art. 2 del D.M. del 26 febbraio 2002 lettera b) e viste appunto le esigenze e difficoltà conclamate, la Giunta deve semplicemente adottare una specifica delibera in modo da permettere alle aziende agricole di richiedere quote aggiuntive di carburante per uso agricolo per far fronte ai maggiori bisogni di irrigazione.

E ancora: sul territorio registriamo ancora una difformità nell’applicazione, a danno degli agricoltori (viene assegnato meno gasolio),  del D.M. del 30 dicembre 2015 sui quantitativi attribuiti agli stessi per l’annualità 2016. Parafrasando Adriano Celentano  – conclude – annotiamo una azione amministrativa che è lenta e non rock e invece abbiamo  bisogno di certezze, scelte e speditezza: di rock appunto!