- PreSerre e Dintorni - https://www.preserreedintorni.it -

PRESERRE (CZ) – CACCIA, E’ “CAOS” SELECONTROLLORI

Troppi operatori in uno spazio di terra relativamente piccolo. Federcaccia lancia l’allarme

di Fra. PO.

PRESERRE (CZ) – 17 OTTOBRE 2016 – Non piace a Federcaccia Provinciale la situazione che si è venuta a creare nelle Preserre Catanzaresi.

Il nodo riguarda la notevole presenza di cacciatori regolarmente abilitati  e sele controllori in uno spazio di terra molto ristretto. Il presidente Emanuele Meloni affronta il discorso andando direttamente a quello che secondo lui è il punctum dolens della vicenda, ovvero il Regolamento venatorio della Regione Calabria.

Federcaccia parla di “caos” nelle alture delle Preserre e si rivolge all’assessore regionale all’Agricoltura Mauro D’Acri per chiedere la sospensione dei sele – controllori.

E’ lo stesso Meloni a chiarire il senso della sua richiesta. «E’ facile capire  – sottolinea – che il selecontrollo effettuato la sera precedente alla battuta di caccia comporta l’allontanamento della selvaggina presente sul territorio con la conseguenza che non viene meno l’abbattimento di un maggior numero di cinghiali da parte delle  squadre dei cacciatori all’opera in quella giornata».

Il problema riguarda, in particolare, le zone di caccia denominate Cz1 e Cz2, che rispetto agli anni passati stanno registrando un aumento del 20%. La conseguenza più immediata è che nei territori di Cardinale, Chiaravalle Centrale e Torre di Ruggiero il selecontrollo non  sta favorendo la caccia al cinghiale, in netto contrasto con lò’esigenza dsi tamponaee la massiccia invasione degli ungulati sempre più presenti nei terreni coltivati, nei noccioleti (con tanto di devastazioni e danni per le famiglie), nei centri abitati e in prossimità delle abitazioni.

Il selecontrollore è un cacciatore esperto nel prelievo dell’ungulato cui la caccia di selezione è mirata, che ha la possibilità di cacciare anche duranti periodi e ore nelle quali l’attività venatoria è di norma vietata, in ambiti protetti, ma che comunque si pone sempre sotto la supervisione degli Agenti Venatori Provinciali, che controlleranno il rispetto nell’operato e del protocollo che regolamenta l’attività di queste delicatissime figure. Agli Agenti Venatori spetterà addirittura l’incarico di decidere sulla destinazione dei capi prelevati.