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PRESERRE (CZ) – ALLUVIONE ROSSANO, COLDIRETTI: «REGIONE ATTINGA AI FONDI COMUNITARI»

Agricoltura: 841 domande presentate, oltre 20milioni di danni e più del 40% di PLV rovinata

di REDAZIONE 

PRESERRE (CZ) – 4 SETTEMBRE 2015 –  Sono ad oggi 841 le domande di segnalazione dei danni presentate agli Uffici Agricoli di Zona(UAZ) di Rossano e Corigliano Calabro da parte delle aziende agricole che hanno subito danni nell’alluvione. In base alle richieste, si confermano  per il settore agricolo- riferisce la Coldiretti Calabria – i dati sull’ammontare complessivo, che da una prima stima, svolta, congiuntamente dalla Coldiretti e dai Consorzi di Bonifica,  all’indomani del tragico nubifragio, totalizzava oltre i 20milioni di €uro. Il danno alla Produzione Lorda Vendibile  (PLV) agricola – chiarisce la Coldiretti –  è di oltre il 40% e quindi rientra nel classico caso che consente di attivare le misure consentite.

“Questa la situazione reale, ora  – commenta Molinaro presidente regionale dell’organizzazione – è il tempo che la Regione, dopo la fase emergenziale, attinga a tutte le opportunità che ha a disposizione. Con il Decreto del Governo Nazionale (che ci auguriamo possa essere implementato nello stanziamento) è evidente che non si può fronteggiare tutta la situazione e per questo ritorniamo a chiedere al Presidente Oliverio di emanare subito il bando a valere sulla misura 126 (calamità naturali) del PSR 2007-2013, con contestuale ricevimento delle domande da parte degli agricoltori.

Se poi – precisa – non si riesce entro il 31 dicembre 2015, i pagamenti si possono trasferire sulla nuova programmazione 2014-2020 nella misura 5,  che può essere ulteriormente specificata nelle sottomisure visto che siamo nella fase di negoziazione con la Commissione Europea.  Anche altri Fondi comunitari – continua – ad esempio il FESR può intervenire sulle strade poderali ed interpoderali e le zone interne. Le risorse a disposizione  per l’APQ sul dissesto idrogeologico possono, in collaborazione con i Consorzi di Bonifica,  essere utilizzate per la pulizia di torrenti ed altro.

Sono risorse, quelle dei Fondi Comunitari, che se non spese,  – è l’allarme  che viene lanciato –    si rischia di restituire all’Unione Europea. Un ventaglio di proposte e soluzioni che possiamo e dobbiamo innescare,  ma bisogna però fare molto presto –  sollecita Molinaro – altrimenti il danno per l’agricoltura è destinato inevitabilmente ad aumentare perché bisogna liberare subito i terreni dal fango per non causare asfissia radicale che evidentemente comprometterebbe in modo definitivo le pregiate colture con danni irreparabili sul piano occupazionale e della competitività.