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PRESERRE (CZ) – A MONTEPAONE LA GRANDE TRADIZIONE BANDISTICA CALABRESE

Successo per la prima edizione de “La musica che unisce” con la sfilata e il concerto di quattro bande musicali 

Articolo e foto di Gianni ROMANO (Il Quotidiano del Sud)

MONTEPAONE (CZ) – 29 SETTEMBRE 2017 –  Montepaone si riempie di note grazie alla prima edizione della “Musica che unisce” organizzata dall’associazione Solidales del presidente Saverio Candelieri, con la collaborazione della pro loco e della parrocchia San Giovanni Battista e il patrocinio del comune. 

Appuntamento in piazza dove nel pomeriggio sono arrivate da punti diversi ben quattro bande musicali, la banda città di Albi, la banda Nova Auruncus di Montepaone (in foto), la banda S.Celilia di Monterosso Calabro e la banda storica città di Stilo.

Un grande momento aggregativo che ha  visto nella musica il filo conduttore e la passione per le bande musicali sfilata per le principali vie cittadine  unitamente alla solenne processione per la festa di Padre Pio, alla quale hanno partecipato molti fedeli, le associazioni di volontariato e la polizia municipale e l’associazione nazionale dei carabinieri.

Per arrivare poi alle ore 21 davanti al sagrato  della chiesa matrice di San Giovanni Battista,la serata condotta amabilmente da Rosella Galati ha avuto grandi momenti di musica bandistica, le bande si sono alternate dando prova di grande professionalità e con repertori collaudati,che ha tenuto incollato alle poltroncine presenti centinaia di persone,poi nel finale la musica di tutte le bande unite.

Perfetta la loro esibizione collettiva e grande è stata la soddisfazione del presidente Saverio Candelieri che ha voluto donare insieme al sindaco di Albi, presente alla bella giornata, targhe commemorative di un evento che sarà sicuramente in calendario il prossimo anno,

Una menzione particolare alle  donne volontarie della associazione Solidales per avere allestito  un grande buffet seguito da immancabili dolci,l e donne della Solidales sono certamente il valore aggiunto per fare bene.

Alla fine fuochi artificiali e appuntamento tra gli applausi al prossimo anno.