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PIZZO (VV) – DISTRIBUZIONE DEI PASTI CALDI, CONTINUA IL VOLO DI ALI DI FATA


Riceviamo e pubblichiamo:

PIZZO (VV) –  4 MAGGIO 201\8 –  Dopo la prova del mese di Aprile, di distribuire i pasti caldi ogni giovedì, nonostante le difficoltà e l’impegno che richiede, dopo che tutto il sodalizio si è ben speso nelle energie e nelle risorse non si tira indietro nel proseguo delle attività fin quando ne sarà nelle facoltà e possibilità.

I pasti distribuiti nel mese di Aprile sono stati 335, ed è stato un crescendo dal primo all’ultimo giovedì; superando i 90 pasti in un solo giorno. Con dati alla mano ci rendiamo conto che il dato è preoccupante. A Pizzo, con quanto noi facciamo, raggiungiamo l’1% della popolazione. Dato non piccolo ma allarmante: questo rappresenta il numero di cittadini che supera lo scoglio della vergogna nel chiedere aiuto per un pasto.

Di fatto possiamo dire che il numero di chi non ha la possibilità di consumare un pasto, preparato dentro le mura della propria casa, può essere di gran lunga più alto. Il dato può essere ancora più ampio se consideriamo che non siamo l’unica associazione presente sul territorio napitino ad organizzare queste attività.

«E’ necessario l’intervento delle istituzioni. Sono necessarie delle nuove politiche sociali per far fronte al crescere di queste situazioni. Chi si rivolge da noi sono cittadini di tutte le categorie; ex artigiani, ex operai, ex dipendenti, etc… la crisi colpisce sempre di più e le fasce deboli ne risentono maggiormente» quanto dichiara il presidente dell’Associazione Ali di Fata.

Si proseguirà, come già anticipato con il mese di aprile, alla distribuzione di pasti caldi, da asporto, dalle ore 12 alle ore 13, presso la sede operativa in Via Martiri d’Ungheria, ex Palazzina del Giudice di Pace, a Pizzo.

La scelta del giovedì rimane punto fermo, come necessità di non sovrapporsi con le iniziative, già attive sul territorio della cittadina, di altre associazione di volontariato e di carità. Questa iniziativa, che si intende proseguire non va a sostituire i già organizzati “Pranzi di Solidarietà”, organizzati nelle domeniche in prossimità di festività, ma per integrare come attività di sostegno.

Motto di questa iniziativa, che ci ha accompagnato è “Donati alla Solidarietà”: facendo gioco sulla fonetica della parola stessa, “Donati”, per dare doppio senso: rivolgendosi ai cittadini nel senso di “donarsi” alla solidarietà, attivandosi ed essere partecipi nelle attività di volontariato; e per i volontari “donati” al volontariato, donando il proprio tempo, le proprie forze e risorse, per sostenere i progetti, le attività, e la “solidarietà”.

Prosegue Eva Bono, «E’ prioritario continuare in questa direzione; andare incontro alle necessità delle persone e risolvere nel miglior modo possibile senza urtare la sensibilità, cercando di avere comprensione sulle difficoltà del momento; evitare competizione e concorrenza tra le associazioni di volontariato, solo inutile e nocivo allo spirito stesso della solidarietà. Le difficoltà delle famiglie sono in aumento. Noi da parte nostra ci impegniamo e proviamo a fare di più per alleviare le difficoltà e cerchiamo con questa attività di dare un aiuto concreto nella quotidianità. Serve un aiuto concreto da parte delle Istituzioni».

Ali di Fata

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