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PESCA ILLEGALE, LA PRATICA CHE IMPOVERISCE MARE E TERRITORI (CON VIDEO)

Ue. Coop si batte contro una pratica diffusa su tutte le regioni costiere italiane

di REDAZIONE 

PRESERRE (CZ) – 9 SETTEMBRE 2020 –  Ue.Coop ha realizzato un video nell’ambito dell’annualità 2020 del piano nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura con il sostegno del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e che ha coinvolto anche la Regione Calabria.

Il Progetto ha riguardato il tema della “pesca illegale non dichiarata e non regolamentata” che  sottrae ricchezza al mare e all’economia legale dei territori.

Perciò Ue.Coop ha deciso di approfondire, tramite Focus Group organizzati nelle principali regioni costiere italiane, le problematiche innescate dalle attività di cattura illecite – che rappresentano un canale di primario inserimento nel mercato nazionale di prodotti ittici pescati illegalmente e, allo stesso tempo, favorire l’incontro e il dialogo tra piccola pesca costiera/artigianale e la pesca ricreativa/sportiva che convivono negli stessi areali e condividono le medesime risorse.

Lo scopo finale è arrivare a proporre, con un apposito Documento condiviso che sarà siglato a ottobre fra i diversi attori istituzionali coinvolti nel Progetto, una serie di misure legislative e buone pratiche per ridurre lo scontro tra i pescatori, insieme al fenomeno della vendita di prodotti ittici non dichiarati sul mercato nazionale e garantirne la sicurezza e la salubrità.

Oltre alle Capitanerie di Porto, sono stati coinvolti anche alcuni stakeholder in rappresentanza del mondo della ristorazione, delle associazioni di pesca sportiva e dei consumatori, della scienza e della ricerca.

Molti i temi condivisi tra i partecipanti: dall’importanza della formazione nelle scuole alle esperienze delle Cooperative che operano nella pesca professionale, dalla tutela dei consumatori a quella della salute con i consigli di esperti nutrizionisti.

 Il video

La pesca illegale raccontata da chi conosce bene i pericoli dell’acquisto e del consumo di prodotti non tracciati e non certificati.

“Chi pesca illegalmente non rispetta né le regole né il mare”, “La pesca illegale non permette la tracciabilità del prodotto”, “La pesca illegale mette a rischio per la salute dei consumatori e danneggia i pescatori che rispettano le regole”, “La pesca illegale costituisce un pericolo per le attività commerciali”, “Chi non rispetta le regole e vende il pescato non può essere definito un pescatore ricreativo”.

Questi sono solo alcuni degli spunti di approfondimento offerti dal video per scoraggiare una pratica diffusa su tutte le regioni costiere italiane, che danneggia l’ambiente, l’economia dei territori e rischia di mettere inoltre a repentaglio la salute dei consumatori.