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PERICOLO INCENDI, IL SINDACO DI GAGLIATO “DETTA LE REGOLE”

Ordinanza indirizzata ai proprietari perché eliminino i rischi derivanti dai terreni incolti

di Franco POLITO

GAGLIATO (CZ) –  22 GIUGNO 2019 –  Eliminare il rischio concreto di incendi, sia dentro sia fuori l’abitato, connesso all’incuria dei terreni e giardini e al mancato taglio delle stoppie e delle erbacce.

Ma anche il pericolo del proliferare di insetti e, in particolare, di zecche, che possono essere veicolo di malattie anche fatali per l’uomo e che rappresentano indubbiamente fattori di grave pericolo per l’incolumità pubblica e per la sicurezza urbana.

Il sindaco Salvatore Sinopoli inquadra la questione sotto diverse angolature ed emette ordinanza con cui impone «a tutti i proprietari, affittuari o comunque detentori a qualsiasi titolo di terreni, cortili, lotti, giardini e simili, di procedere ad una radicale pulizia dei terreni posseduti a qualsiasi titolo, in particolare dalle stoppie, erbacce, sterpaglie, rovi, fieno, materiale secco di qualsiasi natura ed altri rifiuti infiammabili».

Non solo, gli stessi destinatari sono obbligati a «procedere a nuova pulizia dei terreni qualora, con il decorso del tempo, si verificasse un’ulteriore crescita delle erbacce e sterpaglie, nonché di mantenerli in condizioni igienico – sanitarie ottimali in concomitanza con tutto il periodo della stagione calda».

Ma vi è dell’altro perché tutti i proprietari, affittuari o comunque detentori a qualsiasi titolo di terreni, cortili, lotti, giardini e simili, sia persone fisiche sia giuridiche, devono «provvedere ad una radicale potatura di siepi, rampicanti, rami d’albero e simili che fuoriescono sulle pubbliche vie, piazze e giardini».

Sinopoli analizza la situazione. «La presenza  – afferma –  di stoppie, fieno, erbacce, sterpaglie, rovi, materiale secco di qualsiasi natura ed altri rifiuti infiammabili nei terreni, cortili, lotti, giardini privati e simili, sia nell’abitato che in periferia, in zone pubbliche o private, possono causare gravi problemi di ordine sanitario e pericolo per l’igiene e sanità pubblica, dato che favoriscono il proliferare di mosche, zanzare, zecche e insetti in genere e, soprattutto, gravi pericoli di incolumità pubblica e sicurezza urbana in quanto possono costituire causa di facile incendio, specie in considerazione dell’avvicinarsi del caldo periodo estivo».  

Per i trasgressori previste sanzioni amministrative da 25 a 500 euro.