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“PER IL FUTURO DI DAVOLI”:«BUONA FORTUNA SINDACO PAPALEO»

Riceviamo e pubblichiamo:

DAVOLI (CZ) – 6 AGOSTO 2019 –  Legalità, trasparenza e condivisione: erano questi gli slogan che, nelle ultime elezioni, il sindaco Papaleo andava sbandierando. Ma a quegli slogan non sono seguiti fatti concreti, sono rimasti solo propaganda.

Nonostante le evidenze, il Sindaco continua con frottole e slogan, per esempio quando afferma di aver “messo in campo lavori per 5 milioni”. Non specifica, però, che i finanziamenti di cui parla non sono stati ottenuti dalla sua amministrazione, bensì dalle amministrazioni precedenti.

Quanto la recente modifica del Regolamento del Consiglio Comunale, con cui si è ridotto il quorum dei consiglieri per la validità delle sedute, non ne mettiamo in dubbio la legittimità, ma il metodo e le ragioni. Sarebbe stato importante, trattandosi di un regolamento fondamentale, discutere la proposta con i gruppi consiliari. Una prassi che è sempre stata seguita, in particolare dalla precedente amministrazione, anche per regolamenti meno rilevanti.

Ma qual è la ragione che ha spinto il Sindaco a proporre tale modifica? Dipende forse dal fatto che i malumori nella sua maggioranza crescono, tant’è vero che in uno scorso consiglio comunale un importante provvedimento è stato approvato senza numero legale, costringendo, poi, l’Amministrazione a un’improbabile successiva convalida?

Come tutti coloro che non hanno argomenti, il Sindaco evita di entrare nel merito delle questioni e rivolge attacchi personali. La mia partecipazione alla vita politica davolese è testimoniata dagli atti pubblici presentati in Municipio insieme all’altro gruppo di minoranza “Ripartiamo”, a cui il sindaco Papaleo non ha mai inteso rispondere, violando ogni norma di legge, in barba allo slogan di maggiore legalità.

Mi riferisco, per esempio, all’interrogazione sul fallito acquisto dello scuolabus, pagato e MAI arrivato a Davoli, nonché alla delibera consiliare proposta dalla Minoranza e approvata a seguito degli ultimi danni alluvionali in cui era previsto, tra l’altro, l’intervento urgente da parte del Comune su alcune gravi problematiche connesse al dissesto idrogeologico del territorio comunale.

Siamo già alle porte della stagione delle piogge e i disastri recentemente avvenuti si possono ripetere di nuovo, perché nessun intervento è stato realizzato: predisporre l’immediata realizzazione di sbocchi a mare per il deflusso dell’acqua piovana sul secondo tratto del lungomare, intercorrente tra il fosso Roella e il Villaggio Panetta 1, nel rispetto delle normative vigenti; potenziare la raccolta delle acque piovane, mediante l’inserimento di nuove caditoie, nei punti più depressi dei tratti di viabilità “Via Martin Luther King”, “Via Pergolesi”, “Via Montale” in cui confluiscono le acque meteoriche provenienti dalle aree poste a monte di dette viabilità.

E ancora: verificare la liceità dei manufatti agricoli presenti in località Noceto a valle della briglia, la cui struttura è stata indebolita dal cedimento del costone laterale, e, conseguentemente, provvedere all’immediata bonifica dei luoghi ordinando l’immediata rimozione di tutto quanto insiste abusivamente sul demanio fluviale; controllare lo stato di aggiornamento del Piano di Protezione Civile Comunale, in modo che sia ben pianificato ed aderente alle reali necessità del territorio.

La cosa mi preoccupa ulteriormente quando, poi, un amministratore confonde i debiti di bilancio con le spese di esercizio. Sì perché, nell’accusarmi di aver lasciato “debiti” (leggasi: spese di esercizio, non debiti) per 600 mila Euro relative all’energia elettrica, il Sindaco dimentica, o perché ha la memoria corta o perché è in malafede, il contenuto del verbale di verifica straordinaria di cassa, da lui stesso controfirmato e di seguito riportato, nel passaggio di consegna tra la mia e la sua amministrazione, che registrava un attivo di 563.068,46 Euro.

Per quanto concerne le spese legali sostenute durante il mio mandato, il Sindaco deve sapere che gli affidamenti legali sono stati sempre assegnati con la parcella minima prevista dall’Ordine degli avvocati, come testimoniano due delibere di Giunta presenti agli atti del Comune.

In secondo luogo, gli incarichi legali hanno riguardato situazioni non volute ma subite dall’Amministrazione, al contrario di quanto sta accadendo adesso: nel giro degli ultimi dieci giorni, tre distinte sentenze di TAR e Consiglio di Stato, provocate da incapacità amministrative, hanno visto soccombere il Comune con le ovvie conseguenze per le casse comunali.

In ultimo, il contenzioso che questa Amministrazione ha aperto con i Comuni limitrofi potrebbe avere conseguenze così gravi che, oltre ad allungare di molto i tempi della costruzione del nuovo depuratore consortile (fatto già conclamato), in caso di soccombenza porterebbero il Comune di Davoli al dissesto finanziario, per effetto dei danni causati.

In una Conferenza di Servizi è doverosamente indispensabile cercare a tutti i costi un’intesa con gli altri membri e non aprire contenziosi che danneggiano le comunità e le già difficili finanze degli Enti pubblici.

Buona fortuna Sindaco Papaleo!

Il Capogruppo Antonio Corasaniti