11 Febbraio 2021
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PAROLE DI SPERANZA E DI OGNI BENE, LA “GIORNATA DEL MALATO” AD AMARONI DIVENTA UN INNO ALLA VITA
Don Roberto Corapi: “Siamo oggi qui per consegnare la nostra vita a Cristo”
di Franco POLITO
AMARONI (CZ) – 11 FEBBRAIO 2021 – «I sofferenti non sono dei numeri o dei codici fiscali, ma sono volti da accarezzare, da amare, la stessa carne di Cristo».
Don Roberto Corapi, stamattina, per la “Giornata del Malato”, ha usato tutta la profondità del suo cuore durante l’adorazione eucaristica in occasione della festa per la Beata Vergine di Lourdes.
Nella parrocchia di Santa Barbara Vergine e Martire hanno risuonato forti le parole del parroco. «Tutti dinanzi a Gesù eucarestia per presentare gli ammalati nel corpo e nello spirito» ha invitato più volte.
Don Roberto si è soffermato sulle malattie. Particolare l’attenzione l’ha dedicata alle persone colpite dal Coronavirus. Tra loro anche don Mimmo Battaglia, nuovo arcivescovo di Napoli, ricordato con trepidante affetto.
«Siamo qui oggi – ha insistito il religioso – per pregare e per consegnare la nostra vita a Gesù con tutte le nostre malattie di ogni genere. Gesù lo dice: “Venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi ed io vi ristorerò.
Chi di noi non è stanco e oppresso? Siamo qui, Gesù, perché soltanto tu puoi guarire, perché medico dei corpi e delle anime».
E con la chiesa gremita quanto lo consentono le norme sul distanziamento interpersonale, ha celebrato la santa messa. L’omelia è stata tutta per Maria, «nostra mamma del cielo», a cui ha affidato tutti gli ammalati di Amaroni e del mondo intero.
«Preghiamo per loro», ha esortato don Roberto.
Che, al termine, con accanto i gruppi parrocchiali (che non lasciano mai solo), ha consegnato a tutti i fedeli una immaginetta con la preghiera agli ammalati composta da Papa Francesco.
Parole di speranza e di ogni bene, quasi un inno alla vita, per i sofferenti: ad Amaroni si è scritta un’altra pagina di profonda religiosità e di amore per il Vangelo.