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“PARLAMI D’AMORE”, AL TEATRO DEL GRILLO SOVERATO IN SCENA LA CRISI DI COPPIA PER INDAGARE L’ANIMO UMANO

Lo spettacolo mette in evidenza debolezze e fragilità di una coppia tanto diversa che si trova a distanza di anni a confrontarsi su quella che è stata la propria vita

 di REDAZIONE

 – SOVERATO (CZ) –  8 DICEMBRE 2021 –  E’ un gradito ritorno al Teatro del Grillo di Soverato quello di Nathalie Caldonazzo Francesco Branchetti, interpreti di Parlami d’amore di Philippe Claudel.

 La pièce – diretta con la grande maestria che lo contraddistingue dallo stesso Branchetti, molto rappresentata negli anni con successo di critica e pubblico nei maggiori teatri italiani, racconta della vita di una coppia qualsiasi; lui un dirigente ambizioso ricco e in carriera, con qualche scheletro nell’armadio e che ha sempre creduto nei falsi valori mettendoli al posto della famiglia e dei rapporti umani.

 Lei esuberante e vulcanica, madre presente che ha sacrificato la carriera per la famiglia soffocando i suoi sogni di ragazza e ora non più disposta a chiuderli nel cassetto. Dopo anni di matrimonio, al ritorno di una serata trascorsa fuori casa, quel filo sottilissimo che teneva “unita” la coppia, si rompe e il passato torna, rinfacciandosi con aggressività tutto ciò che dell’altro hanno silenziosamente sopportato per anni.

 Senza pause e senza riconoscere le proprie responsabilità perché la colpa è sempre degli altri, si consuma nel ricco salotto borghese trasformato in un “ring” con un ping pong di accuse, di colpi bassi, di mortificazioni, di sfrenati battibecchi, tutto nella più appassionante ironia.

 Entrambi sono figli e vittime del nostro tempo che crea illusioni e falsi ideali che porta ad una vita che esclude l’altro.

 I due attori bravissimi nella loro parte, vivono appieno i personaggi che interpretano, in perfetta sintonia nella lotta senza esclusione di colpi, affrontando temi così veri e scottanti e soprattutto raccontati con sincerità e senza falsi moralismi tanto da coinvolgere il pubblico che ha potuto trovare molti spunti di riflessione e che nella commedia ha potuto immedesimarsi, vista anche l’universalità del testo.

 I due attori inoltre riescono a dare l’impressione di non essere su un palco, ma fra le proprie mura domestiche ad affrontare l’ennesima discussione di un rapporto ormai logoro in cui sembra sia molto difficile salvare qualcosa, ma chissà forse alla fine qualcosa di buono verrà fuori.