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PALERMITI (CZ) – De Gori: “Salviamo la facciata della Matrice”

La Matrcie interessata dai lavori di sistemazione del tetto [1]
La Matrice interessata dai lavori di sistemazione del tetto

Servono 20 mila euro. Il sacerdote ha fatto appello al sindaco, alla comunità parrocchiale e ai devoti della Madonna

Articolo e foto di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud, 14 gennaio 2015) 

PALERMITI (CZ) – 15 GENNAIO 2015 – Mentre sono in corso i lavori di recupero della copertura della chiesa matrice di Palermiti, il parroco fa un appello urgente per recuperare la somma necessaria per la manutenzione della facciata dello stesso edificio di culto.  

Servirebbero circa 20 mila euro per poter dare corso a tali lavori sulla facciata principale, quelle del campanile e della torre laterale. La richiesta è contenuta in una lettera che don Antonio De Gori ha indirizzato al sindaco Franco Aloisi, alla comunità parrocchiale e ai devoti della Madonna della Luce, compatrona di Palermiti.  

«Sono in corso – sottolinea il parroco – i lavori di recupero della copertura della cupola, dell’abside e del transetto della nostra chiesa, dando soluzione ad annosi problemi di infiltrazione dell’acqua e conseguenti danni all’intero edificio, ai pregiati dipinti e a tutte le parti del monumento venute a contatto con l’acqua piovana. Un’altra richiesta di finanziamento sta per essere inoltrata alla Regione per il completamento della copertura della navata centrale e per la messa in sicurezza del campanile e della torre laterale. Con la disponibilità del cantiere già installato e dell’impresa che sta eseguendo i lavori, è nostro desiderio dare corso alla manutenzione straordinaria della facciata principale, delle facciate del campanile e della torre laterale, che si presentano visibilmente degradate dagli agenti atmosferici».  

Secondo don De Gori, la chiesa matrice palermitese, monumento ammirato dalle vicine e lontane comunità, è l’unico bene storico-architettonico locale da tutelare, conservare e valorizzazione. «Per renderla fruibile – è l’appello del sacerdote – chiediamo un contributo al comune, confidando anche nella sensibilità dei cittadini e dei fedeli».