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PALERMITI (CZ) – CRITICHE INTERNE A PD, VICE SINDACO SI DISSOCIA

Giandomenico Aloisi: “Non sono iscritto al partito e non sono stato contattato dai firmatari del documento”

 Articolo e foto di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud)

 PALERMITI (CZ) – 10 LUGLIO 2017 – «Non ho sottoscritto quel documento».

 Il vicesindaco di Palermiti, Giandomenico Aloisi, fa sapere di leggere «con stupore di aver apposto la mia firma ad un articolato documento sulla situazione del Partito Democratico calabrese, che si sofferma in particolare sugli esiti elettorali dello stesso nel Paese, nella nostra Regione e in particolare nella città di Catanzaro».

 Aloisi si riferisce al documento, diramato alla stampa mercoledì scorso e firmato da una ventina tra dirigenti politici e amministratori locali del Pd, che esprime alcune critiche anche alla federazione provinciale di Catanzaro del partito, «dove sarebbe stato dirimente – si legge – il superamento della gestione parziale ed assai precaria del Partito a favore di una gestione plurale e unitaria, con la relativa formazione degli organismi dirigenti. La suddetta mancanza ha fatto registrare un’ insopportabile condizione di minorità politica, che ha determinato per plastica conseguenza sconfitte pesantissime, prima a Lamezia Terme ed oggi a Catanzaro. Si aggiunga a ciò una carenza delle condizioni politico e organizzative del partito in tutta la provincia divenuta ormai  intollerabile».

 «Queste sconfitte – prosegue il documento – sono il portato diretto di una gestione del Pd arroccata, autoreferenziale e sempre auto assolutoria, che ci ha fatto pagare a caro prezzo scelte improvvisate, come avvenuto a Lamezia Terme, o, come nel caso di Catanzaro, colpevolmente omesse. La gestione della federazione provinciale venga affidata immediatamente al gruppo dirigente naturale per favorire un’azione congressuale che consenta, finalmente a tutto il Pd di esprimersi e di poter riprendere il cammino, anche in vista

Il vicesindaco di Palermiti, la cui firma risulta in calce al documento, fa presente di non essere iscritto al Pd e di non essere «stato mai contattato dai firmatari né per condividerne il contenuto né tanto meno per autorizzarne la sottoscrizione».

 «Si tratta – aggiunge – di un documento che non solo non ho firmato, ma che per la mia vicinanza personale e amministrativa al sindaco di Palermiti Roberto Giorla, che condivide il percorso umano e politico del Pd, che quel documento contesta e mette in discussione, non avrei mai potuto sposare e approvare. Prego, quindi, di tenere in considerazione questa mia dichiarazione e considerare la mia completa dissociazione del documento in questione».