Atto dovuto di sospensione del prefetto di Catanzaro. Efficace fino a conclusione indagini
di REDAZIONE
OLIVADI (CZ) – 18 OTTOBRE 2020 – Il prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta ha sospeso dalle funzioni il sindaco di Olivadi, Nicola Malta, coinvolto nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro denominata “Urbi et Orbi”.
Il rappresentante di governo ha deciso di “stoppare” il primo cittadino fino a quando nei suoi confronti rimarrà in vigore il divieto di dimora a Olivadi.
L’attività investigativa si è sviluppata attraverso attività tecnia, intercettazioni, perquisizioni, acquisizione di documenti, escussione di persone informate sui fatti, ha consentito di smascherare un sistema collusivo che secondo l’accusa sarebbe stato creato dal responsabile dell’ufficio tecnico di Palermiti e Olivadi, Ubaldo Valentino, per favorire professionisti e imprenditori amici.
La sospensione è un atto dovuto, esplicitazione della Legge Severino che di fatto regolamenta alcune aree della politica e della pubblica amministrazione per quei soggetti che pur essendo in carica sono sottoposti a procedimenti penali e quindi vengono fermati fino alla conclusione delle indagini.
Adesso per Malta è tempo di difesa: predisposto il calendario degli interrogatori di garanzia degli indagati.
Attualmente si trova al divieto di dimora nel comune da lui guidato. L’ipotesi accusatoria di peculato è stata ritenuta insussistente dallo stesso Gip. Rimane quella della turbativa d’asta.
Al riesame verrà formulata la richiesta per la revoca della misura.
Gli avvocati difensori ritengono che l’ipotesi accusatoria sia debole e molto contraddittoria.
Davanti al Gip a presentarsi sono tredici persone indagate a varie titolo mentre il solo Valentino si trova attualmente ai domiciliari.
Altre due misure interdittive sono state eseguite nei confronti dell’architetto Francesca Carito, sospesa per nove mesi dall’esercizio della professione e dell’imprenditore Fabrizio Vito Paparazzo, sospeso per un anno dall’esercizio dell’attività.