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OPERAZIONE GENESI, ECCO LE MOTIVAZIONI CHE HANNO SCARCERATO MARZIA TASSONE

“Non c’è reato di corruzione nel rapporto tra lei e Petrini”

di REDAZIONE 

PRESERRE (CZ) –  11 MARZO 2020 –  Sono state depositate stamane le motivazioni dell’ordinanza con la quale il Tribunale della Libertà di salerno, Presidente relatore dott.ssa Elisabetta Boccassini, accogliendo l’istanza di riesame avanzata dagli avv.ti  Valerio Murgano e Antonino Curatola nell’interesse dell’Avv. Marzia Tassone, ha totalmente annullato l’ordinanza cautelare.

La difesa, attraverso una corposa memoria, indagini difensive, deposito di documenti e di una consulenza tecnica trascrittiva sul contenuto delle captazioni ambientali, aveva sostenuto che il narrato auto ed eteroaccusatorio del Giudice Petrini (reso negli all’interrogatori del 31 gennaio e 5 febbraio 2020), risulta(va) contraddittorio e che la ricostruzione operata dagli inquirenti sul portato intercettivo fosse frutto di travisamento.

Ancora, il collegio difensivo evidenziava che le condotte contestate alla Tassone non integrassero alcuna ipotesi di corruzione in atti giudiziari, segnalando l’errore tecnico-giuridico del GIP nell’ordinanza cautelare. 

Il Tribunale Salernitano, condividendo integralmente la linea difensiva degli avv.ti Murgano e Curatola ha escluso la sussistenza della gravità indiziaria, sul presupposto che: La ricostruzione degli inquirenti, trasfusa nell’ordinanza cautelare, è frutto di una errata percezione e travisamento del materiale intercettivo;  gli accadimenti, così come ricostruiti, effettivamente non possono essere sussunti nel paradigma del reato di corruzione in atti giudiziari, sia  per mancanza del “patto corruttivo” che per l’assenza di un sinallagma tra le vicende giudiziarie riportate nell’editto d’incolazione e il rapporto sentimentale che legava i coindagati.

E ancora, il narrato della Tassone risulta lineare e credibile, oltre che coerente con il dato intercettivo (così come ricostruito dalla difesa anche attraverso il deposto della consulenza trascrittiva realizzata sui file audio-video) a differenza della versione accusatoria offerta dal Petrini che, scrive testualmente il Tribunale: “dopo due interrogatori, nel corso dei quali rendeva dichiarazioni del tutto diverse e che, comunque, si tratta di circostanza che non emerge da alcun dato investigativo” .

Per le suddette motivazioni il Tribunale della Libertà ha annullato l’ordinanza cautelare emessa a carico della Tassone per mancanza di gravità indiziaria.