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OPERAZIONE “CEMETERY BOSS”, COLPITE LE COSCHE ROSMINI E ZINDATO DI REGGIO

Emesse 10 ordinanza di custodia cautelare (9 in carcere, 1 agli arresti domiciliari). Coinvolto anche un dirigente comunale. Indagine ha fatto luce sui processi di imposizione del monopolio sui lavori edili all’interno del cimitero di rione Modena

di REDAZIONE 

REGGIO CALABRIA –  26 MAGGIO 2020 –  È in corso dalle prime ore di questa mattina una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, denominata “Cemetery Boss” e finalizzata all’esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare- 9 in carcere e 1 agli arresti domiciliari – emesse nei confronti di altrettanti soggetti, affiliati alle cosche Rosmini e Zindato di Reggio Calabria, ritenuti responsabili, a vario titolo e con ruoli diversi, di associazione mafiosa e concorso esterno in associazione mafiosa.

Su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, gli investigatori della Squadra Mobile hanno arrestato alcuni elementi di vertice e componenti della cosca ROSMINI [Giordano Francesco, Alampi Nicola, Crisalli Salvatore Claudio inteso “Peppe”] e ZINDATO [Missineo Demetrio, Richichi Rocco], nonché il Dirigente Responsabile pro tempore dei servizi cimiteriali del Comune di Reggio Calabria MANGLAVITI Carmelo, ritenuto responsabile di aver favorito la cosca ROSMINI nei processi di imposizione del monopolio sui lavori edili all’interno del cimitero di rione Modena, assurgendo ad uomo chiave nello scacchiere del sodalizio criminale.

Il Funzionario comunale è accusato di aver permesso al referente imprenditoriale della cosca GIORDANO Francesco e agli altri sodali CRISALLI Salvatore Claudio inteso “Peppe” e COSTANTE Massimo di operare indisturbati – senza essere titolari di alcuna ditta – nella realizzazione di ogni lavoro edile all’interno del cimitero di Modena, consegnando sostanzialmente agli uomini della cosca ROSMINI l’intero plesso cimiteriale, mettendo a loro disposizione i suoi sottoposti e la sede degli uffici comunali, all’interno del cimitero, che di fatto era diventata la base amministrativa degli uomini dei ROSMINI [Giordano Francesco e Crisalli Salvatore Claudio] dove, questi ultimi, in diverse occasioni, ricevevano clienti, stipulavano accordi, formalizzavano vendite con i privati cittadini che richiedevano interventi edili all’interno della struttura cimiteriale.