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OLIVADI, PER UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI

Giunta comunale ha affidato all’Associazione Anpvi Onlus, il servizio di raccolta degli oli e grassi animali e vegetali esausti

di Franco POLITO

OLIVADI (CZ) –  20 APRILE 2019 –  «La salvaguardia dell’ambiente, la tutela dell’igiene e del decoro urbano rappresentano interessi fondamentali per la cittadinanza, da perseguire e tutelare al fine di migliorare la qualità della vita»

La giunta comunale del sindaco Nicola Malta punta il binocolo sulla corretta gestione del ciclo dei rifiuti. Ecco perché ha deciso di favorire tutte le iniziative utili ad aumentare la quantità e la qualità delta raccolta differenziata nel territorio.

Logico, quasi naturale, decidere di affidare all’Associazione Anpvi Onlus, che ha sede a Martelletto di Settingiano, nel Catanzarese, il servizio di raccolta degli oli e grassi animali e vegetali esausti mediante installazione di appositi contenitori sul  territorio comunale.

Come logico, quasi naturale, è stato approvare lo schema di convenzione da stipulare con l’associazione per meglio definire e disciplinare i rapporti tra i soggetti coinvolti nel periodo di affidamento del servizio.

«Che – puntualizzano gli amministratori locali – verrà svolto a titolo gratuito, e pertanto non comporterà alcun onere a carico del Comune».

Nei fatti c’è che l’Anpvi, che ha per finalità l’assistenza e la tutela delle persone non vedenti ed ipovedenti, intende promuovere un’attività di autofinanziamento mediante posa di contenitori per la raccolta dell’olio esausto vegetale.

«La necessità di raccogliere in modo differenziato gli oli di frittura  – aggiunge il sindaco –  dipende da diverse ragioni: La prima di carattere ambientale: anche laddove esistono reti fognarie adeguate, lo smaltimento di queste enormi quantità di residuo oleoso provoca inconvenienti perché pregiudica il corretto funzionamento dei depuratori, influenzando negativamente i trattamenti biologici rendendoli più costosi.

Le seconde, invece, sono connesse alla sostenibilità: dal riciclo dell’olio vegetale esausto è possibile ottenere materia prima secondaria di alto profilo sia ambientale che economico, il biodiesel. Da un rifiuto dunque si ricava un carburante ecologico derivante da fonte rinnovabile e non dal petrolio».

Morale della favola, l’Esecutivo olivadese è convito «che il progetto promosso dall’Anpvi si inquadra nell’ambito delle azioni finalizzate alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui vantaggi della raccolta differenziata ed in particolare degli oli esausti provenienti da utenza domestica e non domestica».