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NUOVO DIRETTIVO E NUOVI PROGETTI PER LA PRO LOCO DI SQUILLACE

Agazio Gagliardi eletto presidente: prende il posto della dimissionaria Aurelia Lioi

 Articolo e foto di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud)

 SQUILLACE (CZ) –  27 SETTEMBRE 2019 –  Nuovo presidente e nuovo direttivo per la Pro loco di Squillace.

 L’assemblea si è riunita dopo le dimissioni presentate dalla presidente uscente Aurelia Lioi, la quale ha ringraziato chi per tanti anni ha collaborato nelle varie attività. 

Il nuovo presidente è Agazio Gagliardi, docente in pensione; vicepresidente Sandro Mauro, segretario Agazio Mellace; i consiglieri del direttivo sono Daniela Cristofaro, Natascia Mellace, Graziella Pilò e Daniele Cristofaro.

 Il neopresidente Gagliardi punta sull’unità e sulla collaborazione con istituzioni e associazioni del territorio. «I punti salienti della nostra azione – ha rimarcato – sono la valorizzazione del patrimonio architettonico, il turismo e l’associazionismo».

 Ed arriva anche la prima proposta del nuovo presidente: far diventare il ponte medievale, detto “del Diavolo”, e la chiesetta gotica di S. Maria della Pietà patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

 Per Gagliardi, c’è anche un patrimonio ambientale unico che va tutelato e fatto conoscere, cioè la “Valle dei mulini”. «Tutta l’area – propone – va vincolata, perché oltre agli antichi mulini, ci sono testimonianze del Vivarium di Cassiodoro. 

Un’altra struttura da rivalutare è il mulino Carello, che vorremmo rimettere in funzione: intendiamo proporre di dare le terre incolte ai giovani, perché possano avviare la produzione di grano autoctono da macinare in questo mulino». 

«Mancano le risorse finanziarie – ha poi aggiunto – ma con il direttivo abbiamo deciso di utilizzare i social per fare una specie di crowdfunding tra gli squillacesi emigrati all’estero». 

Altri progetti del nuovo direttivo riguardano una collaborazione con l’istituto di istruzione superiore “Majorana” per creare un plastico in ceramica con la ricostruzione della città di Squillace prima del terremoto del 1783 e la ripresa delle escursioni alla riscoperta delle bellezze del comprensorio.